Tag Archives: RSI

  • -

Speaker SVILUPPO SOSTENIBILE, CSR & VALORE CONDIVISO @ Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità

Tags : 

Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per una presentazione su Sviluppo Sostenibile, Responsabilità Sociale d’Impresa e creazione di Valore Condiviso.

L’intervento è stato proposto per rendere partecipi operatori socio-sanitari ed imprese del territorio su alcune terminologie, strategie e normative legate al cambiamento del paradigma economico per generare nuove opportunità di inclusione sociale e occupazione di soggetti svantaggiati.

Oltre ad alcune cenni storici e definizioni legate alla sostenibilità economica, sociale e governance, sono stati presentati alcuni modelli di business circolari ed ibridi utili all’innovazione sociale e d’impresa.

Un esercizio di warm up è stata la semplice prova di dire buongiorno in più lingue, perché siamo ben lontani di essere anche noi italiani lontani dall’avvicinarsi ad altre culture per essere più accoglienti. La seconda prova è stata di pronunciare “buongiorno” all’unisono. Il risultato è stato contrastante e non abbiamo avuto successo. Alla terza prova, in coppie e guardandosi negli occhi, tutti e gli 80 partecipanti sono riusciti a pronunciarsi all’unisono. Questo per avviare i lavori e renderci più consapevoli dell’interdipendenza e interconnessione tra le nostre unicità, che seppur immaginiamo di essere allineati non lo siamo e dobbiamo cercare contatto con tutti i sensi ed avere una leadership condivisa.

Ringrazio Monica Reis per il coinvolgimento in questo progetto della cooperativa Il Girasole e Susan George per aver pensato a me come catalizzatore tra mondo no profit e profit per social business.

Per trovare alcune interessanti foto dell’evento e di tutto il festival vi invitiamo a visitare la pagina: https://www.facebook.com/equivalenzefestival

https://<iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fequivalenzefestival%2Fposts%2Fpfbid02MgAKXJv95drnzGoDafRrpCjr19KHdUMp8n8C4RLVfxJSnL1hmVmUW5AZzJDN4TKkl&show_text=true&width=500″ width=”500″ height=”690″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowfullscreen=”true” allow=”autoplay; clipboard-write; encrypted-media; picture-in-picture; web-share”></iframe>

 


  • -

Relatrice Indagine UE sull’assunzione della Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) da parte delle PMI e delle start-up europee

Tags : 

Il 23 Aprile 2021, sotto richiesta dal European Enterprise Network PromoFirenze Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze. ho illustrato punto per punto le domande dell’Indagine Europea sulla Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR).

Numerose le tematiche del questionario da sviscerare

  • Condizioni di lavoro (trattamento equo di tutti i lavoratori, condizioni di lavoro, contrattazione collettiva, ecc.)
  • Questioni relative ai consumatori (relazioni commerciali con i consumatori)
  • Ambiente
  • Partecipazione e sviluppo della Comunità
  • Diritti Umani
  • Relazioni commerciali responsabili (relazioni eque con altre imprese)
  • Governance organizzativa (responsabilità verso gli stakeholder, gestione aziendale trasparente, sostenibilità/reporting non finanziario, )

Ai fini della costruzione di una buona policy e finanziamento UE, vi preghiamo collettivamente, di compilare il questionario entro il 30 aprile Grazie!

INDAGINE UE CLICCA QUI PER LA COMPILAZIONE

per i toscani, vi preghiamo di inviare il pdf een@promofirenze.it .

Ringrazio Paola Lesmo per la fiducia accordata.

#unioneeuropea #commissioneeuropea #EEN #survey #policy #engagement #participation #CSR #PMI #startupeuropee #Europa #comunità #territorio #dirittiumani #governance #lavoro #ambiente #consumatori #fornitori #traccilabilità #filiera #educazione #finanziamenti #innovation #sustainability


  • -

EventLab Responsabilità Sociale d’Impresa, due casi significativi di generatività aziendale collettiva Decathlon-VISION & Mondora-Handbook

Tags : 

EventLab Responsabilità Sociale d’Impresa, due casi significativi di generatività aziendale collettiva Decathlon-VISION & Mondora-Handbook

Informazioni sull’evento

Raccontati dai protagonisti: Fabio Silvestri (Leader Decathlon Vision Italia)e Francesco Mondora (Co-CEO Mondora B-Corp e SB).

L’incontro/laboratorio tratterà:

  • dei principi ed il processo sotteso dalla Theory U (Otto Scharmer – MIT) per la leadership del cambiamento;
  • delle esperienze di due aziende innovative che hanno coinvolto i loro dipendenti/collaboratori nella definizione della Vision e dell’Handbook aziendale (manuale operativo in tempo di COVID) attraverso il format AMA (Ask Me Anything) aperto anche alle domande dei partecipanti;
  • di una sessione generativa con i due testimoni attraverso un confronto sul tema della consapevolezza come elemento chiave della leadership del cambiamento.

Sarà anche l’occasione per poter conoscere e aderire al Laboratorio U.Lab 2x 2021 sugli Accordi di interdipendenza come strumento per moltiplicare gli effetti generativi sui Goal dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ed in particolare sul Goal 8 – LAVORO.

Oltre ai due testimoni interverranno :

Maria Antonietta Mura (VP Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, Direttrice del Personale Gruppo Tuo Doreca)

Manuela Pagani Larghi (Co-founder Impact Hub Ticino, U.Lab Hub Lugano)

Paolo Fedi (Co-founder Benefit Innovation SB, U.Lab Hub Roma)

Elena Piani (Partner Benefit Innovation SB, U.Lab Hub Firenze)

Per informazioni rivolgersi a:

Paolo Fedi +39 3891916958 paolo.fedi@benefitInnovation.it

Elena Piani +39 3460846579 elenapianinz@gmail.com

Manuela Pagani Larghi +41 793026339 manuela.pagani@impacthub.net

Per iscriversi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-generativita-aziendale-collettiva-decathlon-vision-mondora-handbook-134665868237

 


  • -

Laboratorio RSI-Ulab1X di responsabilità sociale per individuo/impresa

Tags : 

In la collaborazione di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, organismo che rappresenta 5.186 manager del centro Italia, Benefit Innovation S.r.l.s Società Benefit professionisti esperti di innovazione, gestione del cambiamento, sostenibilità e sviluppo delle competenze, U.LAB HUB Roma gruppo di azione civica che aggrega professionisti e cittadini praticanti la Theory U, Impact Hub Ticino – offriamo un

Un viaggio a forma di U per comprendere come rispondere alle sfide sottese dalla RSI attraverso la Theory U, per un FUTURO migliore

Informazioni sull’evento

Un viaggio in 7 moduli nella consapevolezza individuale e di gruppo, attraverso dialoghi e pratiche ispirate alla Teoria U, per creare connessioni tra individui e organizzazioni, per percepire insieme le opportunità che il futuro ci offre e le responsabilità che abbiamo bisogno di riconoscere e assumere nel nostro territorio e oltre, per impostare le azioni necessarie a realizzare il cambiamento desiderato.

Scopo dell’iniziativa: Creare relazioni tra i vari attori locali (imprenditori, dipendenti della pubblica amministrazione, professionisti, studenti, docenti, cittadini, rappresentanti di associazioni), apprendendo le basi della Theory U, per esplorare insieme le aree di responsabilità e le azioni che dovremmo intraprendere, ciascuno nella propria realtà e collaborativamente, per creare un futuro migliore nell’ottica della Responsabilità Sociale d’Impresa e Individuale.

Questo lavoro, che verrà facilitato utilizzando gli strumenti e i valori della Teoria U, permetterà di accrescere la consapevolezza individuale e del gruppo e contribuirà a gettare le basi per co-creare una nuova economia rigenerativa, al servizio del Bene di tutti. Il laboratorio fornirà anche gli elementi di base e gli spazi di approfondimento per chi vorrà seguire il corso sulla Theory U – U.Lab 1X 2020 offerto dal Presencing Institute(https://www.presencing.org/ulab-1x-2020).

Perché partecipare all’iniziativa L’iniziativa intende:

  • realizzare un percorso con persone che condividono gli stessi bisogni di approfondimento delle migliori prassi per realizzare le proprie iniziative di Responsabilità Sociale, valori e aspettative simili;
  • avere la possibilità di ascoltare e confrontarsi con altre voci e altri sguardi sul tema della responsabilità e sostenibilità (es. incontri virtuali di dialogo generativo con il gruppo Impact Hub Ticino) e prototipare insieme azioni e innovazioni per creare impatto positivo sul territorio;
  • far conoscere e sperimentare nuove tecniche per guidare il cambiamento (Theory U);
  • far conoscere realtà che operano nell’ambito della responsabilità sociale, della sostenibilità (obiettivi di sviluppo sostenibile) e dell’evoluzione di consapevolezza (es. B-corp, Società Benefit);
  • co-creare e prototipare con i Partecipanti soluzioni tangibili al servizio del bene del singolo partecipante e di quello dell’ecosistema.

Informazioni sul laboratorio in 8 incontri Date:

  1. – giovedì 10 settembre 2020: incontro preliminare di presentazione del percorso
  2. – mercoledì 16 settembre 2020
  3. – giovedì 24 settembre 2020: incontro con collegamento e co-partecipazione online del gruppo parallelo di Impact Hub Ticino
  4. – mercoledì 30 settembre 2020
  5. -mercoledì 7 ottobre 2020
  6. – mercoledì 14 ottobre 2020
  7. – giovedì 22 ottobre 2020: incontro con collegamento e co-partecipazione online del gruppo parallelo di Impact Hub Ticino
  8. – mercoledì 28 ottobre 2020: conclusioni finali e passi successivi.

Durante gli incontri vi saranno inoltre brevi collegamenti anche con i partners di questa iniziativa, che operano a livello più globale e dai quali possiamo attingere idee, esperienza, esempi, contatti, tecnologia per operare nel sistema locale.

Orario: dalle ore 18 alle ore 20.

Luogo: causa limitazioni COVID19 collegamenti on line in videoconferenza.

Costi: Partecipazione gratuita.

Prerequisiti:

-Interesse a come sviluppare iniziative di RSI e gestire il cambiamento

-Disponibilità alla condivisione, al confronto ed all’ascolto

-Frequenza costante

Domande o altro: Potete inviare una mail a paolo.fedi@manageritalia.it; elena@pianiprojects.com

Si prega di iscriversi a https://www.eventbrite.it/e/biglietti-laboratorio-rsi-ulab1x-di-responsabilita-sociale-per-individuoimpresa-117836673663?utm_campaign=post_old_publish&utm_medium=email&utm_source=eventbrite&utm_content=shortLinkViewMyEvent


  • -

La sintesi della CSR

Tags : 

La CSR è per alcune imprese è quella “pietra che è stata rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare” (adattato da Atti 4,11), ma forse prima serve credere che se “gettiamo la rete al lato destra della barca, troveremo pesce” (adattato da Gv 21, 1-14).

Prima iniziamo a ragionare e compiere piccoli passi verso l’istituzione di buone pratiche in input e processi, maggiori le chance di output e di outcome, ovvero di un impatto ambientale-economico e sociale dell’essere impresa in un contesto specifico mondiale (vedi SDGs).

Vale la pena investire e non pensare che la CSR sia un costo, perché abbiamo la possibilità di essere competitivi sui prodotti e migliorare il posizionamento del brand, nonché di entrare in un sistema che alimenti il bene comune di cui facciamo parte dalla terra, all’individuo, alla società.

Sicuramente l’impresa ha obblighi legali di cosa portare a bilancio, ma c’è tutta un’altra parte volontaria che l’impresa sceglie di aggiungere. Su quest’ultima nota infatti, si è iniziato è iniziato a inserire come pratica, il bilancio integrato, ovvero un sistema di rendicontazione delle performance economiche, sociali, ambientali, sintetizzato all’interno di un’unica pubblicazione coincidente con il bilancio d’esercizio o il bilancio consolidato di una società. Rappresenta un’evoluzione della rendicontazione di sostenibilità.

La CSR è un’opportunità di innovazione e cambiamento culturale necessario per riportare il valore allo sviluppo economico e sociale, garantendo il connubio con l’ambiente.

 


  • -

Esistono Certificazioni della CSR?

Tags : 

Oltre che alle numerose certificazioni legate alla qualità rilasciate da enti come Bureau Veritas, DNVGL e TUV (basta pensare alla SA8000, ISO 9001:2008, ISO 14001 etc) che si possono inserire nei bilanci di sostenbilità d’impresa a dimostrazione dell’impegno dell’impresa verso i suoi stakeholders, esiste anche la ISO 26000 che però non è certificabile, ma bensì uno standard di riferimento e molto ambizioso.

Da due anni la Bocconi rilascia le certificazioni alle imprese performanti sulla CSR. Bocconi, J.P. Morgan Private Bank, PwC, Thomson Reuters e Gruppo 24 ORE hanno stretto un accordo triennale con la finalità di premiare le migliori aziende che creano valore economico, tecnologico, umano, sociale e ambientale, operando in modo complessivamente sostenibile.

E’ nato quindi il Best Performance Award, il premio annuale dedicato alle imprese italiane, che si distinguono per l’eccellenza nello sviluppo sostenibile inteso in un’accezione ampia, ovvero come la capacità di fare impresa garantendo la continuità aziendale (condizione necessaria) nel rispetto di:

· dimensione umana e ambientale (Green & Social),

· innovazione (Innovation & Technology)

· gestione economica (Value Added)

Poi ci sono gruppi di lavoro che aderiscono ad esempio al Global Compact Network Italia che si impegnano al raggiungimento degli SDGs, poi ci sono le certificazioni per i bilanci sociali migliori (Oscar di Bilancio FERPI) e tante altre opportunità di visibilità (reputation building) come l’ultimo che ho visto apparire “Green Carpet Fashion Award” e contestato perché percepito come “greenwashing”. Il trend è in crescita, dipende qual’è il nostro target di comunicazione, a chi vogliamo comunicare il nostro impatto socio-economico-ambientale, e quindi il nostro “purpose”, ovvero lo scopo dell’essere impresa responsabile e sostenibile.

 


  • -

E tu quale società vuoi?

Tags : 

I tempi di realizzazione sono lunghi perché viviamo nel cinismo, paura e giudizio. I processi sono complessi perché prevedono collaborazione di attori che non abbiamo mai coinvolto. Il ritorno economico non è immediato, ma i trend dimostrano che investire nella civiltà, e nel senso di cittadinanza attiva, è la via per un’impresa sostenibile.

Occorre avere un CSR manager, alle dirette dipendenze dell’alta direzione, che sia visionario, innovativo e consapevole delle sfide e opportunità del mercato diretto e indiretto e degli stakeholder, che non faccia solo auditing, ma che conosca il sistema impresa e l’impresa stessa, comprenda l’imprenditorialità e le normative, che sappia ascoltare e coinvolgere, che sappia relazionarsi e influenzare la strategia, dovrebbe avere un portafoglio (budget) e delega per esercitare un potere decisionale e non solo informativo o consultivo.

Nel tempo stimo che la CSR è una funzione che sarà assimilata nella visione strategica e cultura d’impresa, distribuita al middle management funzionale e divisionale, e partecipata dal personale dipendente e catena di fornitura.

Contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, della nazione e del pianeta, è una responsabilità che non spetta solo ai vertici, ma a tutti i livelli d’impresa, come anche a tutto l’ecosistema di cui esso fa parte.

 


  • -

Il cause-related marketing o la beneficenza sono CSR?

Tags : 

Il cause-related marketing consiste nel dedicare una percentuale (o anche un importo definito in partenza, ad esempio, 1 Euro etc.), dei ricavi delle vendite di un prodotto o servizio ad un ente not-for-profit, vuol dire avviare una campagna marketing che è dedicata a sostenere una buona causa. Il primo programma di cause related marketing (CRM) è stato realizzato nel 1983 dalla business unit Travel-Related Services di American Express, in occasione di un progetto a supporto del restauro della Statua della Libertà. In tale circostanza American Express promise di donare un penny per ogni transazione effettuata attraverso le carte di credito e un dollaro per ogni nuova carta registrata nei primi tre mesi del 1983, effettuando in tal modo una massiccia campagna di comunicazione diretta tanto ai clienti esistenti quanto a quelli potenziali. I risultati furono sorprendenti, American Express registrò un incremento del 28% nell’uso delle carte di credito rispetto allo stesso periodo del 1982 ed un notevole incremento delle nuove adesioni. Il contributo che American Express diede ad Ellis Island Foundation, per il restauro della Statua della Libertà, fu di 1,7 milioni di dollari.

Se portiamo questo esempio ad oggi, con le ultime statistiche possiamo stimare che avviare una campagna CRM, possa far si che le vendite aumentano del 50%, e che porti con se sempre dei benefici anche sociali.

Il ritorno economico per le imprese è doppio, sia l’aumento dei ricavi, ma anche la possibilità di poter prendere vantaggio di agevolazioni fiscali. Il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, art. 83), ha istituito una detrazione dall’IRPEF pari al 30% degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro effettuate con modalità tracciabili o in natura, a favore degli enti del Terzo settore non commerciali, per un importo complessivo dell’erogazione non superiore a 30.000 euro in ciascun periodo di imposta. La detrazione è elevabile al 35% qualora l’erogazione liberale in denaro sia a favore di organizzazioni di volontariato. La detrazione è consentita, per le erogazioni liberali in denaro, a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. È stata inoltre prevista una deduzione nei limiti del 10% del reddito complessivo dichiarato da enti e società o da persone fisiche.

Questa azione potrebbe essere quindi giudicata strumentale, ma è comunque anche morale. La mancanza di una più profonda moralità si presenta qualora l’impresa non dichiari quanti ricavi reali ha avuto, e magari non devolve in beneficenza tutto quello che prometteva, perché aveva preventivamente stabilito un minimo e non valutato il potenziale ritorno economico massimale per entrambe.

L’altra opportunità mancata, è di creare una partnership con le ETS (enti del terzo settore, ovvero le no-profit). Un partnership per definizione è un rapporto di media-lunga durata, e non un evento “one-off”. Vuol dire che l’impresa si impegna a rinnovare il progetto, operazione o collaborazione con l’ente no profit, e si cresce insieme. Si perchè anche il profit, ha molto da imparare dalle no-profit. Le profit possono aiutare le no-profit a organizzare la loro struttura (prestare ore pro-bono per migliorare la gestione delle risorse umane, aiutare con il bilancio economico, consulenze legali etc), assistere a capire come migliorare la comunicazione e il coinvolgimento dei volontari, reperire volontari nella sua impresa (e potrebbe riconoscere e anche valorizzare una prestazione di volontariato retribuita), donare dei suoi prodotti obsoleti per l’impresa (esempio PC o altro), ma non per l’uso della no-profit, o facilitare la messa in rete con altre imprese del territorio, a cui la no-profit può ulteriormente offrire dei suoi prodotti o servizi, specialmente se a scopo sociale. Qui si introduce un discorso più ampio, di filantropia strategica e di creazione di valore condiviso che dovrò esplicare in un successivo articolo.

 


  • -

Qual’è il rapporto tra consumatore eco-equo e impresa responsabile?

Tags : 

Ed è su quest’ultima nota che si apre lo scenario reale. È proprio il consumatore che sta portando, grazie alla sua propensione verso un rispetto ambientale e sociale, all’acquisto di prodotti o servizi da imprese che producono in maniera sostenibile.

Secondo la ricerca Nielsen Global Survey of Corporate Social Responsibility and Sustainability 2015 prestigioso istituto di ricerca a livello mondiale, i consumatori di tutto il mondo stanno privilegiando, sempre più gli acquisti da quei marchi che si impegnano per un cambiamento sociale e ambientale positivo. Il 66% dei consumatori dichiara di essere disposto a pagare di più per un brand “responsabile”, con un trend in crescita dal 55% del 2014 e dal 50% del 2013.

Gli italiani sono allineati con la media europea, con il 52% dei consumatori che riconosce un prezzo maggiore ai prodotti che offrono questo beneficio collettivo e si tratta di un trend in continua crescita, In Italia, peraltro, gli aspetti legati alla protezione dell’ambiente risultano più importanti di quelli legati all’impatto sociale: il 41% ha acquistato il prodotto perché la società produttrice è nota per essere amica dell’ambiente e il 38% per la confezione a basso impatto ambientale. I valori sociali sono distanziati, con il 33% di scelta per l’impegno sociale e il 31% per l’impatto diretto sulla propria comunità.

In breve, i consumatori stanno impiegando il loro potere d’acquisto per supportare brand che riflettono i loro valori e preferenze. Il consumatore richiede sempre più prodotti buoni: buoni per l’acquirente e buoni per la comunità e l’ambiente. La connessione con i consumatori è dunque fondamentale a questo livello, ed è essenziale per costruire la fedeltà del marchio in un panorama competitivo e dinamico con ritmi serrati.

Il trend in continua crescita rappresenta un’opportunità per i produttori, sia in termini di maggior potenziale di fatturato che per creare le basi per una crescita sostenibile dell’azienda stessa.