Cosa vuol dire fare CSR o anche essere un’impresa responsabile?

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Cosa vuol dire fare CSR o anche essere un’impresa responsabile?

Per comprendere l’ampiezza della CSR è possibile fare riferimento ai 10 Principi del Global Compact, alla ISO 26000 e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, UN Agenda 2030. Per valutare la CSR di un’impresa invece dobbiamo analizzare il Bilancio, d’esercizio e sociale, e preferibilmente attivare anche qualche ricerca qualitativa a campione.

Per definire l’opportunità della CSR basta soffermarsi sulla ricerca di come può essere garantita la sostenibilità d’impresa, e prendere maggiore consapevolezza delle responsabilità che competono al fare impresa. Fare impresa, vuol dire equilibrio economico, generazione di ricchezza, e affrontare le attese di ordine sociale e ambientale, sapere organizzare e gestire un’impresa è complesso e merita riconoscimento qualora riesca a rispondere a queste molteplici attese, sia economiche, che morali.

In questo articolo proponiamo di riflettere al cambiamento che stiamo vivendo come individui, come società e come pianeta, perché fare impresa vuol dire produrre con la consapevolezza che abbiamo un impatto ambientale, sociale ed economico.

Essere impresa responsabile, vuol dire produrre con la consapevolezza dello scenario ambientale nel quale ci troviamo. Vuol dire rivedere i nostri processi produttivi per approvvigionarsi di materie prime sostenibili, riciclate o locali; vuol dire produrre con energia da fonti rinnovabili o alternative; vuol dire ridurre il consumo di acqua; vuol dire rivedere il design dei nostri prodotti che riducono al minimo gli scarti; vuol dire riguardare il packaging; vuol dire ottimizzare la distribuzione; vuol dire attrarre consumatori responsabili; vuol dire riparare; vuol dire gestire il trattamento dei rifiuti e inquinare meno; vuol dire riciclare e rimettere nel processo produttivo la nostra stessa produzione in un sistema di economia circolare; dove le collaborazioni sono al centro del fare meglio.

Essere impresa responsabile vuol dire ridurre le emissioni, non solo grazie al processo produttivo ed efficientamento energetico, ma anche rivedendo la mobilità dei propri dipendenti, investendo in tecnologia come videoconferenze, o attivare lo smartworking, vuol dire promuovere salute e benessere negli ambienti di lavoro. È possibile acquistare crediti di compensazione, o anche piantare alberi, ma questa non è sostenibilità collettiva e a lungo termine. Attenzione, non vuol dire che non è bene compensare, ma vuole solo dire che sposti il problema, scegli di non cogliere l’opportunità di rivedere la tua strategia.

Essere impresa responsabile vuol dire rispettare le norme di sicurezza sui prodotti e negli ambienti di lavoro, vuol dire non usare sostanze chimiche dannose, vuol dire attivare politiche di welfare, vuol dire permettere l’associazione ai sindacati, vuol dire provvedere ad un equo compenso, non praticare lavoro minorile, uguaglianza di genere, e tutti i diritti umani.

Essere impresa responsabile vuol dire non produrre ricchezza grazie alla corruzione, all’evasione fiscale, vuol dire rispettare la privacy, vuol dire essere trasparenti nella rendicontazione finanziaria. Inoltre, dal 25 gennaio 2017 è entrata in vigore il DL del 30 dicembre 2016, n. 254 che prevede l’obbligo di presentare una dichiarazione individuale di carattere non finanziario per le imprese di interesse pubblico che abbiano avuto, in media, durante l’esercizio finanziario un numero di dipendenti superiore a 500 e, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno uno dei due seguenti limiti dimensionali: a) totale dello stato patrimoniale: 20.000.000 di euro; b) totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 40.000.000 di euro.

Essere impresa responsabile vuol dire vivere nel territorio, investire nella formazione delle risorse locali, facilitare lo sviluppo di politiche diverse, collaborare con enti no-profit, vuol dire collaborare con gli stakeholder del territorio in tutte le forme ambientali, sociali, ed economiche (ESG – Environment, Social and Governance), vuol dire partecipare alla società, avere una reputazione positiva misurabile e gestibile.