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Docenza Personal Branding & Team Working: Talent Empowerment per un Nuovo Mondo @COSPE

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Nel quadro della formazione COSPE ONG (Cooperazione allo Sviluppo Paesi Emergenti), la scuola organizza una formazione dedicata alla qualifica dei Project Officer. “Il/la Project Officer per le attività di cooperazione internazionale ed il non profit è in grado di prestare la propria attività – sotto la direzione di personale esperto e avvalendosi delle conoscenze e delle procedure presenti nell’organismo in cui opera – in associazioni di solidarietà, organizzazioni non governative, Enti Locali e altri soggetti della cooperazione non governativa e decentrata per l’identificazione, la gestione e il monitoraggio di programmi e progetti di sviluppo di comunità nei paesi contesto della cooperazione, e per la sensibilizzazione e formazione dell’opinione pubblica sui temi della cittadinanza globale. Ha le basi per svolgere attività di volontariato o cooperante junior su un progetto di cooperazione internazionale.”- Cospe.

Elena Piani è stata incaricata di fornire la formazione per il Modulo del Personal Branding e Teamworking.

Perché il personal branding ed il teamworking sono importanti per questa figura professionale?

Queste figure professionali sono indispensabili per la concretizzazione dei progetti di cooperazione internazionale, ovvero per l’empowerment dei paesi emergenti trasferimento know-how e gestione dei fondi per lo sviluppo sostenibile UN2030, Africa 2063 e di tutte le agenzie transnazionali specializzate in alcune tematiche di sviluppo.

I Project Officer devono garantire che la loro l’etica personale incontra l’etica professionale delle ONG che rappresentano sui diversi progetti, garantendo la reputazione organizzativa. La formazione svolta in 3 sessioni è stata occasione per immergersi nel futuro, immaginarsi protagonisti del cambiamento e approfondire come il linguaggio e approcci personali influiscano al successo dei progetti interculturali nonché sulla misurazione d’impatto (Theory of Change).

Rinnovo il mio in bocca al lupo a questi ragazzi motivati per la cooperazione internazionale!

Clicca QUI per approfondimenti della qualifica o per condividerlo con i tuoi contatti:

https://scuola.cospe.org/corsi-effettuati/diploma-di-project-officer-2023/

Date di progetto formativo: Marzo 2023

Ringrazio Laura Vigoriti Direttrice della Scuola per la sua leadership, cosi come il team del COSPE per essere sempre all’avanguardia dei progetti di cooperazione internazionale.


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GREEN DIVERSITY!? – Inspiring youth for Climate action + justice – Facilitazione Kick off WP4

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Green Diversity

All’interno del progetto ERASMUS+ GREEN DIVERSITY!? – Inspiring youth for Climate action + justice (https://www.jugendeinewelt.at/engagement/bildungsarbeit/green-diversity/)

Piani Projects ha facilitato parte del WP4 dedicato alla progettazione di un “Climate Justice Policy Box” , merito del collega Walter Sancassiani di Focus Lab che mi ha messo in contatto con LVIA responsabile del WP4, per curare la fase di preparazione e parte di quella di attuazione del work package più consistente di tutto il progetto.

La missione era dedicata alla condivisione di buone partiche di responsabilità sociale d’impresa tra i 5 partner di progetto, e la facilitazione per la creazione di una cassetta degli strumenti per la loro autovalutazione e successiva comunicazione interna ed esterna.

La fase di ricerca sulle organizzazioni partner è stata davvero interessante, le organizzazioni fanno tanto per uno sviluppo sostenibile, ma in maniera scoordinata tra di loro e ci sono ottime opportunità per efficientare i processi e prodotti delle diverse organizzazioni e quindi anche i loro impatti ambientali, sociali e di governance.

Ma quali sono le definizioni di climate justice? é tutto molto complesso perchè le ricadute del climate change sono anche climate justice, le interconnessioni tra clima e giustizia sociale sono milioni. Alcuni dati interessanti si trovano su questo sito del governo britannico (QUI) . Altri sono sul mio canale you tube che posso inviarvi se di vostro interesse. Un tema centrale è l’istruzione, come causa e anche soluzione al cambiamento climatico. Una rivoluzione di approccio tra Nord/Sud del mondo, un cambio di paradigma. 

I giovani e anche le ONG sono al centro del possibile cambiamento climatico e sociale, ma non sempre consapevoli delle dinamiche multi-stakeholders. Elemento quindi di partenza per la progettazione è ricercare buone pratiche provenienti già da altri settori, e un’analisi di materialità ancora prima che di valutazione organizzativa. Nelle mie ricerche ho trovato magnifico che il settore dei musei si stia muovendo per essere più “just” in ambito ESG, vedi: https://www.museumsassociation.org/campaigns/museums-for-climate-justice/#

Una vera sfida in questo progetto europeo sono state le differenti culture e la decisione di portare un formatore/facilitatore/consulente a metà fine progetto, il non aver creato le basi conoscitivi tra tutti gli attori interni ed esterni al progetto, e la sfida delle dinamiche dei gruppi di lavoro.

Nei progetti europei non è facile quando le organizzazioni sono di misure diverse, con alcune di volontariato e altre strutturate con dipendenti e budget.

Certo è che il settore no profit deve assolutamente lavorare sulla propria etica e valorizzare tutto il lavoro che svolge in una chiave di Agenda UN2030.

Sarò molto emozionata di leggere i risultati di questo progetto europeo che servirà a tantissime ONG e no profit per contribuire alle sfide ESG del nostro secolo, appena completo spero riceverlo e potervelo condividere! Si perché questi progetti europei produco risultati che servono alla collettività e sono accessibili sul sito EU, vanno solo saputi trovare!

Background del progetto Green Diversity

Il progetto è guidato da JEW Jugend Eine Welt – Don Bosco Entwicklungszusammenarbeit (capofila), un’organizzazione austriaca per lo sviluppo che si è dedicata a migliorare la vita dei bambini e dei giovani che vivono ai margini della società in tutto il mondo. Il partenariato è composto da LVIA, una ong di cooperazione internazionale che in Italia offre opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, scambi giovanili e svolge attività di inclusione e socializzazione in ambienti urbani svantaggiati. Partecipa anche SCI Germania è la sezione tedesca del Servizio Civile Internazionale. A questi si aggiungono KVT Kansainvälinen vapaaehtoistyö ry, un’organizzazione non governativa finlandese che promuove la pace, la cooperazione, l’uguaglianza e la cittadinanza attiva e NEO SAPIENS, un’impresa sociale che opera nella progettazione, gestione e realizzazione di progetti educativi e di mobilità transnazionali e locali in Spagna.

Il nucleo delle attività del progetto è incentrato su attività di rafforzamento delle organizzazioni partner nella loro capacità di produrre strumenti, narrazioni e attività per aumentare la capacità di includere giovani meno attivi e partecipi, prevedendo parallelamente una riflessione a livello organizzativo su come elaborare policy e strategie più responsabili dal punto di vista ambientale. Gli output di progetto saranno un “Visual Storytelling Toolkit for Green Diversity” (WP 2); una “Mappa interattiva con testimonianze degli attivisti per il clima in Europa e nel Global South” (WP 3); e la progettazione di un “Climate Justice Policy Box” (WP 4).

Il dibattito sul clima ha bisogno di una cornice più efficace!

Suggerisco di seguire le iniziative LVIA e JEW sui loro canali you tube.

https://www.youtube.com/c/LVIAong

https://www.youtube.com/jugendeinewelt

Ringrazio Francesco Miacola e tutto il team LVIA per la loro fiducia in questo progetto di facilitazione e speriamo di collaborare insieme presto.