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Workshop Italia Diversity Equity & Inclusion @FACILITA2023

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Nella meravigliosa cornice dell’Ex Ospedale Psichiatrico Pini a Milano Teatro Cucina Olinda, lo scorso 23-25 Marzo si è tenuto l’incontro annuale dei facilitatori in Italia, il tema di quest’anno era facilitare senza parole. Ho partecipato con un workshop dedicato alla diversità, equità ed inclusion, e tanti bellissimi altri laboratori offerti dai colleghi.

Com’è stato progettato il mio workshop? E’ nato da una visualizzazione che poi si è trasformata in un disegno con il gesso sul pavimento di una cartina dell’Italia. I colleghi si sono sperimentati in un viaggio di ascolto e condivisione della loro storia, vedersi muovere con rappresentazioni fisiche e messa a terra con alcuni post it dei significati delle tappe di vita, ripercorrere la loro crescita personale e professionale spostandosi dentro, tra e fuori regione e paese.

Al laboratorio hanno partecipato anche alcuni richiedenti asilo dall’Ucraina e Senegal, ed anche alcuni colleghi stranieri che vivono in Italia. Alla fine del laboratorio abbiamo messo a terra I nostri apprendimenti con la stella polare, quale il nostro nord, i nostri valori che ci vogliamo portarci dentro per non perderci nello spostarci tra un posto e un altro. E’ stata una bellissima emozionante sperimentazione spostarsi nello Spazio e nel Tempo, quasi come ridare vita e una seconda chance di apprezzarci. Vorrei mettere questo workshop a sistema. Siete curiosi? Volete sperimentarlo? Volete contribuire?

Siete curiosi di conoscere cosa si intende per Open Space Technology OST e Facilitazione Processi Partecipativi?

Contattatemi elena@pianiprojects.com

#Facilita2023 è l’evento italiano della International Association of Facilitators (IAF) che raccoglie professionisti della #facilitazione e #partecipazione pubblica. Un grazie a Gerardo de Luzenberger Delfino Corti Andrea Panzavolta e tanti altri!


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Workshop Esperienziale Disabilità Invisibili – Findomestic Diversity Equity & Inclusion Week

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Firenze 13 Ottobre 2022 – Grazie alla visione d’impresa responsabile di Findomestic e con la guida del Diversity Officer Simona Pisa, ho avuto l’opportunità di riportare in aula dopo quasi 3 anni dall’inizio della pandemia, il workshop esperienziale sulle disabilità visibili e invisibili nominato “Diamo credito all’ascolto”.

Grazie ad un mix di metodologie formative, tra cui la LARP, live action role play, venti dipendenti di diversi ambiti organizzativi si sono tuffati nell’esperienza con delle patologie cronologiche ed esibito comportamenti collegati alle loro venti diverse patologie, per comporre 5 ricette di un buffet di un hotel a 5 stelle.

L’esperienza è durata un’ora, e come vuole la formazione esperienziale, abbia dedicato altrettanto tempo per il debriefing dell’esperienza. Insieme alla collega Alessandra Scala li abbiamo guidati in un journalling per incentivare le riflessioni sui comportamenti micro, meso e macro nell’esperienza. Parole dette e non dette, emozioni provate, azioni per il futuro.

Molti i concetti messi a terra su come creare un’impresa più inclusiva, nell’interesse di tutti.

La nostra ricetta finale per una società più inclusiva la leggete alla fine del video.

Non sono mancati alcune condivisioni tecniche legate all’organizzazione mondiale della sanità riguardo alle definizioni del 1980 poi revisionate nel 2010 con una visione inclusiva anche dei fattori legati all’ambiente tecnologico.

Questo workshop è davvero vincente e spero di poterlo replicare, come già fatto negli anni 2019 e 2020 in tutte le pizza di Findomestic, e di offrire a tante organizzazioni.

Dobbiamo imparare tantissimo, e allenarci alla sospensione del giudizio per imparare l’arte dell’ascolto e del feedback, per essere generativi e non riparativi, per creare contesti dove tutti possono dimostrare il loro talento!

E tu quale disabilità hai?

Quali disabilità conosci e vuoi esserne testimone?

Sarei lieta di ricevere una tua email scrivi a elena@pianiprojects.com

Grazie!

Ringrazio Starhotel Michelangelo Firenze per la collaborazione nell’allestimento della sala e la collega Alessandra Scala per il suo supporto.

#teamwork


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Laboratorio Imprese “Our Common Future” un viaggio nei 4 livelli di ascolto per generare valore

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per tenere un laboratorio dedicato alle imprese.

La collaborazione nasce dalla necessità di definire un percorso che consenta di costruire una rete tra le imprese e cooperativa sul tema dell’inclusione sociale e dell’inserimento lavorativo.

Lo scopo ultimo è la creazione di partnership, ovvero di una rete (forma giuridica da definire) di organizzazioni impegnate per rispondere alla loro buona causa migliorando il proprio impatto economico, sociale e ambientale e partecipando ad una economia inclusiva, duratura e sostenibile (SDG8).

Lo scopo intermedio è creare competenze di ascolto e identificare un intento condiviso. Il laboratorio, pertanto nel tempo a disposizione, si propone di far sperimentare i 4 livelli di ascolto e trasferire una metodologia di lavoro per raggiungere un ascolto generativo. Seguirà valutazione per la nascita di un percorso formative.

La metodologia adoperata per avviare questa prima fase, è stata la Sperimentazione dello strumento “Case Clinic” di u.lab 1x Presencing Institute, Un incontro fra pari (anche chiamato coaching circle).

Di seguito condividiamo una breve sintesi e la scheda della pratica che potete usare in open access. E’ stata adattata dall’inglese. La versione originale la trovate a questo link: https://www.u-school.org/tools/case-clinic

Il Case Clinic è un incontro fra pari progettato per identificare soluzioni innovative e passi da seguire per rispondere in maniera concreta alle sfide di fronte alle quali un leader si trova. In un “Case Clinic”, una persona (donatore di un caso, un problema da risolvere o sfida corrente) presenta il suo caso, e i colleghi o membri del gruppo svolgono il ruolo di “coach”, ovvero di allenatori che ascoltano profondamente e restituiscono quello che hanno visto sentito e percepito, nel rispetto dei principi e processi della Teoria U (vedi la sospensione delle paure, giudizio e cinismo e l’impegno di custodire una mente, cuore e corpo/volontà “aperti” in ascolto del sé, dell’altro e del contesto per essere generativi e non riparativi).

Applicazione

Questa pratica di auto-organizzazione aiuta lo sviluppo della fiducia e rafforza l’energia positiva tra i membri del gruppo. Può essere combinato con le pratiche di mindfullness e pratiche di ascolto (un’autovalutazione giornaliera sui diversi 4 livelli di ascolto e riflessioni su dove potevamo fare meglio).

Principi

  • Essere specifici. Il caso dovrebbe essere legato ad una sfida professionale attuale e concreta.
  • Riguardare qualcuno che abbia poter decisionale. Chi “dona” il suo caso dovrebbe essere qualcuno che ha potere decisionale per “risolvere” il caso.
  • Rafforzare le relazioni tra pari. I partecipanti ai “Case Clinic” sono pari, non ci deve essere nessuna relazione gerarchica. Uno vale uno.
  • Allenare l’ascolto. I coach (i membri del gruppo che ascoltano il caso) non danno consigli, ma ascoltano profondamente.

Risorse per approfondimento

  • Scharmer, Otto. 2007. Theory U, Seconda Edizione, Capitolo 2 .
Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

ORGANIZZAZIONE

  • Persone: Gruppi di 4-5 persone.
  • Luogo: Scegliere un posto tranquillo e privato.
  • Tempi 60-75 minuti.
  • Materiali: carta e penna per prendere nota, un orologio per prendere i tempi.

FASE 1: Organizzazione dei ruoli (~ 2 min.)

  • Illustratore del caso (Case giver): Scegliere una sfida attuale, concreta e importante in cui sei coinvolto. Dovresti presentare il caso in 15 minuti.
  • I Coach: Non provare ad “aggiustare/risolvere” il problema; invece, ascolta profondamente. Partecipa restituendo immagini, sentimenti e gesti per esprime quello che la condivisione ha risvegliato in te, cosa hai visto, sentito, percepito.
  • Il controllore dei Tempi (Time keeper): Uno dei coach ha la responsabilità di tenere i tempi.

Fase 2: Dichiarazione (di intenzione) del Case Giver (10-15 minuti)

Prenditi un momento per riflettere sul tuo caso e sulla tua chiamata all’azione. Descrivi il caso usando le seguenti domande come guida:

  1. Situazione attuale: Quali sono le principali sfide o domande?
  2. Stakeholders (portatori d’interesse che influenzano il tuo caso): Come potrebbero gli altri vedere questa situazione?
  3. Intenzione: Qual è il futuro che stai provando a costruire?
  4. Apprendimento: Cosa hai bisogno di lasciar andare e cosa hai bisogno di imparare?
  5. Aiuto: Dove necessiti di aiuto o contributo?

I coach non intervengono, ma ascoltano.

Alla fine, se necessario, possono porre domande chiarificatrici.

Fase 3: Silenzio (~ 3 minuti) tutti insieme ascoltano loro stessi su tre livelli:

  • Ascolta con una “Testa aperta”: Quali immagini/metafore sono sopraggiunte?
  • Ascolta con un “Cuore Aperto”: Quali emozioni provi, e dove si trovano nel tuo corpo?
  • Ascoltati con “Volontà”: Quali gesti potrebbero essere l’essenza di ciò che hai ascoltato?

Fase 4: Rispecchiarsi (10 min.)

  • Ogni coach condivide a turno e in ascolto dell’altro, cos’è emerso dal momento di silenzio o riflessioni emerse mentre ascoltava il caso.

Fase 5: Risposte (5 min.)

  • Dopo aver ascoltato tutti i coach, l’illustratore del caso (Case giver) restituisce quello che ha ascoltato/appreso dalle condivisioni.

Fase 6: Dialogo generativo (20 min.)

  • Per i coach: Riflettete sulle restituzioni/commenti del case giver e spostate il dialogo sul piano generativo, come queste osservazioni possono offrire delle nuove prospettive per risolvere il caso/situazione/problema/sfida.
  • Segui il flusso del dialogo. Costruite sulle idee di ognuno.
  • Resta in servizio dell’illustratore del caso (Case giver) senza fare pressioni o risolvere la sua sfida.

Fase 7: Chiusura (5 minuti)

  • Riflessioni finali sull’esperienza e apprendimenti.
  • Illustratore del caso (Case giver):: Come vedo la mia situazione e gli sviluppi futuri?
  • Tutti, condividete con autenticità apprezzamenti e gratitudine verso ogni membro.

Fase 8: Diario individuale /Journalling (2 min.)

Prendi nota di come ti sei sentito nell’esperienza e quello che hai imparato.

Alcune foto del festival le trovate a questo link: https://www.facebook.com/equivalenzefestival e quelle del laboratorio:

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Facilitatore World Café Innovativo Inclusivo sulla sostenibilità CSR aziendale

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6 Maggio 2022 – Secondo appuntamento con un’importante multinazionale del settore energetico attiva nell’avanzamento della sua politica aziendale verso la sostenibilità. A corredo di un percorso formativo rivolto ai dirigenti e quadri aziendali, come Federmanager ci è stato chiesto di ideare un workshop capace di evidenziare la transizione culturale verso la CSR e in particolare la Sostenibilità ambientale.

Ho scelto di usare la piattaforma di Qiqochat per collegare in remoto 20 dirigenti ed organizzare 4 stanze d’incontro di 2 ore di formazione, durante le quali, dopo una breve presentazione generale, in gruppi di 5 a rotazione ogni 15 minuti, si spostavano in stanze con temi diversi: acquisti, immobili, strategia ed ingegneria.

I partecipanti avevano accesso alla presentazione che è stata illustrata dai loro colleghi in 7 minuti, e gli altri 7 sono stati dedicati alla compilazione in silenzio di ciò che li risuonava e dove vedevano opportunità di sinergia nei loro dipartimenti per le iniziative proposte.

L’intenzione educativa e comunicativa di coinvolgere i dirigenti, informandoli sugli attori e temi di maggiore azione in programma è stato raggiunto. Il feedback raccolto in formato RACI è stato del 30% e ottimo nell’innovazione formativa e trasferimento concreto di concetti e pratiche per portare cambiamento internamente ed esternamente. Unico neo è stato il poco tempo a disposizione.

Speriamo di ripetere, ma molto può essere fatto con una formazione ben strutturata e mirata con le metodologie dell’Open Space Technology, Appreciative Enquiry e esperienziale in generale.

Contratteci per sperimentarlo anche voi, abbiamo referenze!


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Progetto FORWARD: Fashion, Crafts and Design for Women Empowerment – Formatore A2 Training of Trainers e A7 Valutazione e Monitoraggio per FISM Formazione

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Il 7 Giugno per conto di FISM Formazione, agenzia formativa guidata da Barbara Consumi, ho presentato in lingua inglese l’agenzia ai partner del progetto ERASMUS+ FORWARD FORWARD: Fashion, Crafts and Design for Women Empowerment e come verrà costruita l’attività a me assegnata ed erogata dal 20 al 23 Luglio online: Training of Trainers.

L’obiettivo del kick off di giugno è stato di conoscere i partner del progetto: Coop. Sociale FLO di Firenze guidata da Elisabetta Ranzoni, TON Fundation della Romania guidata da Christina Chert, e del partner portoghese EXPERIMENTA diretto da Guta Moura Guedes, e ovviamente anche FISM Formazione. Tutti i partner sono già attivi nella promozione della cultura ed in particolare dell’artigianato ideato e realizzato dalle donne in condizione di svantaggio socio-economico-mentale.

Non è stato facile ideare e facilitare 3 giorni di formazione online tra 4 organizzazioni molto diverse e su un tema così personalizzato nelle organizzazioni, la connessione tecnologica e le competenze digitali degli strumenti di collaborazione online non sono ancora abbastanza diffusi. Ma ce l’abbiamo fatta! Nel corso delle 3 giornate, i 12 partecipanti hanno iniziato a comprendersi, abbiamo allineato le aspettative e metodologie attualmente adoperate e iniziato a definire delle linee guida per l’ideazione e sperimentazione di un percorso formativo per le donne nei loro rispettivi paesi. Lo scopo sarà di produrre un percorso che possa essere utile agli attori che si occupano di formazione adulta in tutta Europa, creare uno standard minimo per migliorare occupazione, stima e indipendenza delle donne.

Il progetto si svolgerà nel corso di quest’anno, e seguiteci per gli aggiornamenti!

Per qualsiasi domanda potete contattare elena@pianiprojects.com oppure formazione@fismservizi.net

Link al progetto: https://www.forwardfashioncraftsdesign.org/about/

Di seguito gli obiettivi del progetto:

Il progetto FORWARD: Fashion, Crafts and Design for Women Empowerment è un partenariato per la cooperazione su scala ridotta per l’Istruzione degli Adulti della durata di 15 mesi (aprile 2022 – giugno 2023). Mira all’inclusione sociale delle donne provenienti da contesti svantaggiati, promuovendo un percorso di occupazione nei settori del tessile, del design e dell’artigianato artistico. Il progetto permetterà di creare opportunità di lavoro per le donne partecipanti. Il partenariato di FORWARD è composto da 4 organizzazioni provenienti da 3 Paesi europei: Italia, Romania e Portogallo. Il capofila del progetto è Flo Società Cooperativa Sociale (FLOCONCEPT) con base a Firenze, così come il secondo partner italiano, FISM Formazione Firenze agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana (Italia). I partner transnazionali sono rappresentati da: The Open Network for Community Development – TON, di Iasi, Romania e D4C – ASSOCIAÇÃO DESIGN FOR CRAFTS, di Lisbona Portogallo. Il progetto si riferisce alla seguente priorità orizzontale di Erasmus+: – Inclusione e Diversità: il progetto mira a promuovere l’inclusione sociale e raggiungere donne con meno opportunità, oppure appartenenti ad un background migratorio, che provengono da situazioni svantaggiate o da zone remote e rurali. Il progetto si riferisce alle priorità settoriali di Erasmus+ per l’Istruzione degli Adulti: – Creare percorsi di riqualificazione, migliorando l’accessibilità e aumentando la diffusione dell’istruzione degli adulti: il progetto svilupperà un percorso formativo che sarà proprio delle organizzazioni partner e che offrirà una opportunità di apprendimento alle partecipanti nell’ottica dell’inserimento lavorativo. – Migliorare le opportunità di apprendimento di alta qualità a disposizione degli adulti, generando un’offerta di apprendimento flessibile e incentrata sulle discenti, che possa offrire loro nuove opportunità per l’acquisizione di competenze, contribuire a colmare le lacune esistenti nella propria formazione, favorire il loro accesso al mercato del lavoro, secondo modalità individualizzate, in grado di conciliare aspirazioni professionali ed esigenze personali. Per raggiungere tali obiettivi, i il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: – le attività trasversali di Project Management (A1), Comunicazione e Disseminazione (A6), Monitoraggio e Valutazione (A7); – una formazione formatori transnazionale della durata di 3 giorni che si terrà in Italia ad aprile 2022 (A2); – un’attività di definizione di linee guida comuni per un percorso innovativo nella moda, il design e il settore dell’artigianato (A3); – un percorso formativo pilota dedicato alle beneficiarie dirette del progetto che verrà svolto in contemporanea nei tre Paesi partner (A4); – la modellizzazione di un corso di formazione nel campo della moda, del design e dell’artigianato (A5). Verranno organizzati inoltre 3 Eventi moltiplicatori finali, uno per ogni paese del partenariato.

 


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Ideazione, Organizzazione e Coordinamento Sfilata Moda Sostenibile “L’Ambiente è di Moda – Premio Creatività e Futuro Sostenibile”, organizzato dal Lions Club Firenze Michelangelo e ITS MITA

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Assieme alla collega Domitilla Caratti, anche lei docente presso la Fondazione ITS MITA, abbiamo proposto alla fondazione di coinvolgere gli alunni dell’accademia di moda in un progetto di moda sostenibile.

La direttrice della Fondazione ITS MITA, prof.ssa Antonella Vitiello, ha colto rapidamente l’opportunità dell’evento “L’Ambiente è di Moda – Premio Creatività e Futuro Sostenibile”, organizzato dal Lions Club Firenze Michelangelo per chiederci di guidare la sfilata che ha avuto luogo lunedì 30 maggio 2022.

In meno di due mesi, abbiamo ricercato, contattato e coinvolto alcune delle aziende del nostro territorio che sono attive per promuovere una moda più sostenibile. Ai brand coinvolti, come Rifò con il suo cashmere e cotone rigenerato, CDC Studio con il suo materiale brevettato CO-EO, e Dejamis con il recupero e rivisitazione di pellicce, abbiamo chiesto di immaginare una piccola collezione di 5 borse da far realizzare agli studenti dei corsi COOL (Tecnico Superiore nella produzione luxury di oggetti pelle e dell’accessoristica metallica ) e DI.MA (Tecnico in modellazione e prototipazione digitale di accessori pelletteria) i nostri 50 studenti hanno realizzato il prototipo assieme ai docenti di alta pelletteria.

Oltre al coordinamento delle aziende e del progetto, il nostro ruolo è stato quello di formare gli allievi sulla moda sostenibile, i principi di economia circolare, organizzare le schede tecniche dei prodotti, il flusso delle uscite della sfilata, prepararli come ideatori del concept della sfilata, e ad essere modelli. Abbiamo chiesto loro di divedersi i diversi ruoli dal trucco al parrucco, alla scelta musicale, alla logistica, alla vestizione dei modelli, allo sfilare in prima linea.

Una sfilata al 100% realizzata dagli allievi MITA, dal prodotto della sfilata, alla sfilata in se. La serata ha visto come partecipanti gli imprenditori associati al LIONS, oltre che ad alcune cariche istituzionali.

Un ringraziamento speciale agli studenti, ai brand che si sono messi in gioco per un prodotto che ancora non hanno nel portfolio, ai docenti collaboratori e al MITA e al LIONS per aver contribuito a diffondere imprenditorialità e sostenibilità nel settore della moda, e enfatizzare la Toscana come leader del settore

Cornice della sfilata è stata la nostra bellissima sede, il Castello dell’Acciaiolo. Alla fine della manifestazione, il “Premio Creatività e Futuro Sostenibile” è stato assegnato agli studenti del corso COOL.

https://mitacademy.it/lambiente-e-di-moda-premio-creativita-e-futuro-sostenibile/

Per approfondimenti sui corsi:

 


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Workshop Systems Thinking Change Management @26th annual European Experiential Educators Conference in Olanda

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28 Aprile- 2 maggio 2022 – In uno scenario naturale, ho partecipato alla 26° conferenza Europea degli Educatori Esperienziali. Il format è quello di un barcamp in Open Space Technology dove il programma viene realizzato dai formatori che offrono le loro competenze per altri formatori.

In questa conferenza ho scelto di combinare 3 strumenti che uso come formatrice indoor e outdoor. Ho offerto un workshop esperienziale sul comportamento del pensatore sistemico. Ho aperto il workshop con le carte CCS di cui sono loro partner per l’Italia, per consentirli di conoscersi attraverso occhi diversi, ed usato lo stesso strumento in chiusura per darsi un feedback ed un consiglio per il futuro. Il cuore del workshop si è svolto con l’ausilio delle carte del comportamento del Pensatore Sistemico, sono oltre 16, e le carte descrivono i comportamenti che dimostra e dei consigli per attivarsi. Il gioco è stato quello di scegliere i comportamenti di cui già diamo testimonianza, i partecipanti divisi in gruppi di 4 hanno ascoltato le storie reciproche, e la riflessione è stata attorno a quello che hanno appreso e indirettamente l’esperienza di come crescere. Il risultato è stato davvero eccitante ed emozionante, con tanto di lacrime emozionali. Si parla spesso del pensiero sistemico, ma non è ovvio esibirlo. Per scoprire quali sono, eccoli qua: https://ttsfilestore.blob.core.windows.net/ttsfiles/habits-single-page-2020.pdf

Ho partecipato a oltre 8 workshop di colleghi eccezionali, sperimentando metodologie conosciute e sconosciute, ci siamo arricchiti reciprocatamento condividendo sapere e conoscenze. Eravamo tutti provenienti da paesi diversi, 80 educatori da più di 12 paesi europei, e anche una persona dal Pakistan/USA.

La sede è stata quella di Sonnewende (https://zonnewende.nl/, https://goo.gl/maps/VsFH9zZBdJJweisJA, ) vicino ad Einhoven, con possibilità di tenere i nostri workshop indoor o outdoor, ed era tutto residenziale per 3 giorni. Veramente un clima di pace, professionalità e divertimento, così come la formazione esperienziale sa essere. L‘anno prossimo saremo in Polonia!

 


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Circular Economy in Open Innovation @Federmanager Toscana

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In seguito all’edizione 2020, un anno fa, assieme ad Andrea Aloisi e altri soci di Federmanager Toscana che hanno frequentato la prima edizione, abbiamo fondato il Gruppo Sostenibilità e Circolarità Federmanager Toscana (vedi link: https://www.toscana.federmanager.it/gruppo-per-la-sostenibilita-e-circolarita-scteam/)Il gruppo di quadri e dirigenti, provenienti da diversi ruoli ed imprese, si stanno formando per partecipare attivamente alla transizione socio-economica-ambientale nel nostro territorio.

In considerazione del bisogno di formazione sulla tematica delal sostenibilità ed economia circolare, il Presidente Walter Quercioli, assieme al gruppo di lavoro, mi ha assegnato l’onore di svolgere la seconda edizione del percorso formativo “Le Opportunità dell’Economia Circolare” strutturato in quattro moduli formativi, frontali ed esperienziali con metodologie di Open Innovation:

  1. Economia circolare vs. lineare
  2. Piattaforme e Buone pratiche di Economia Circolare Toscane
  3. Le competenze richieste: dal manager tecnico al systems e circular thinking
  4. Laboratorio di Open Innovation per generare idee di Joint Venture Collaborative.

Venti partecipanti si sono sfidati per immaginare trasversalmente alcune opportunità di sinergie, valutando i loro asset, waste ed ecosystem e cogliendo le sfide collaborative di alcuni modelli di business circolari come estensione vita del prodotto, prodotto come servizio, uso di materia prima seconda, condivisione di asset. Quattro idee progettuali sono state presentate e hanno permesso di mettere a terra i contenuti appresi.

Da Gennaio Federmanager Toscana ha avviato un corso avanzato sulla sostenibilità dove alcuni dei soci parteciperanno ad oltre 64 ore di formazione per approfondire prodotto, processo, comunicazione e governance.

Link al modulo introduttivo: https://www.toscana.federmanager.it/cogliamo-le-opportunita-delleconomia-circolare/

Link modulo avanzato con Bureau Veritas: https://www.toscana.federmanager.it/2784-2/

 


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Sviluppo di Leadership con CCS Communication Compatibility System – Testimonial

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Da Gennaio a Giungo 2021 ho accompagnato il Direttivo Giovani dell’Associazione Toscana Spina Bifida in un percorso di intelligenza emotiva, orientamento al lavoro e sviluppo imprenditorialità, mettendoli anche in rete con Imprese, Associazioni di categoria, Sindacati e Agenzie del lavoro, Grandi Organizzazioni No Profit, e Pubblica Amministrazione.

Per alcuni laboratori (intelligenza emotiva, idea generation, vision e mission) abbiamo usato le carte e metodologia CCS di cui sono partner strategico.

Anna Martinelli ci ha lasciato la sua testimonianza sul valore che è stato per lei usarle, non solo in aula, ma anche fuori, nei contesti di vita quotidiana.

 

What are CCS Cards?

Shuffling through a pack of image cards as you think about a given topic, activates your brain. It stimulates all kinds of thoughts, memories, new ideas and emotions — even things that may not have come to you without the cards.

The Compatibility Communication System cards (or CCS Cards for short), are sets of photos, illustrations and words that have been expertly chosen for their capacity to trigger such responses in group facilitation, teamwork, coaching, relationships and self‑discovery.

•easily create trust and open communication • promote mutual disclosure

• tap tacit knowledge

• improve listening, sharing and collaboration

• ensure participation from the whole group

• stimulate creativity

Developed in Australia by CCS Corporation, following its beginnings as a world-wide award‑winning board game, the CCS is a unique communication product with a wellestablished capacity to stimulate conversation, interaction and clarity in group facilitation, coaching and self‑discovery. B

y using the capacity of imagery to tap emotions, new ideas, tacit knowledge and lived experiences, the CCS promotes full participation, clearer communication and a non‑threatening, light‑hearted atmosphere.

This makes it easier for people to uncover, openly share and communicate their thoughts and feelings. For over 20 years, the CCS has been used in more than 70 countries around the world —crossing all manner of language and cultural boundaries.

The CCS is used in programs for education and training, organisational and human resource development, team management, coaching, counselling, relationship development, conflict resolution, career development and self-discovery.

How CCS Cards work?

1. Everyone gets their own pack of CCS Cards.

2. Any card can mean anything to anyone at any time — there are no set meanings for the images.

3. So, everyone is free to pick whatever images they feel best represent the topic for them.

4. A topic is given and everyone shuffles through their packs to select cards.

5. Everyone shares their choices to reflect, connect and create.

CCS CORPORATION STRATEGIC PARTNER

Elena Piani | Piani Projects

e: elena@pianiprojects.com

t: +39 346 0846579 w: pianiprojects.com


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Docenza rivolta a soggetti svantaggiati in tema di Comunicazione Interpersonale e laboratorio esperienziale sul modello delle 5 Sedie 5 Scelte

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Dicembre 2021 – Docenza in comunicazione interpersonale nel percorso formativo “AMA.TA”, promosso dall’Its MITA col sostegno della Città metropolitana di Firenze.

AMA.TA è un corso per Addetto alle macchine automatiche di taglio e cucito e prevede un percorso qualificato e professionalizzante per dieci ragazzi, dai 18 ai 35 anni, che vivono situazioni di fragilità.

Nel corso delle 16 ore ho chiesto di presentarsi attraverso il disegno, incredibile quanti talenti e quale visione di sé stessi nel presente e per il futuro. La diversità è veramente ricchezza, e ammiro l’impegno per inserirsi in un mondo del lavoro non ancora inclusivo.

Oltre che una parte di contenuto tecnico sulla comunicazione interpersonale, ho offerto 4 ore di laboratorio esperienziale usando le 5 sedie di Louise Evans. I giovani si sono confrontati in 4 gruppi sul dialogo interiore, sul linguaggio non verbale e verbale, e le ricadute comportamentali, su una situazione trigger: “Stai zitta donna”, in un caso aziendale di riunione di aggiornamento tra colleghi italiani e giapponesi. I giovani hanno dovuto immaginarsi in 5 sedie: sciacallo, riccio, mangusta, delfino e giraffa.

Un laboratorio che è piaciuto molto perché consente di prendere consapevolezza e apprendere alternative comportamentali per governare al meglio le relazioni in ufficio.

Per approfondimenti sul progetto:

https://www.linkedin.com/posts/mita-academy_moda-madeinitaly-fashion-activity-6901800040642551809-JGNm

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