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Docenza Rapporto Sostenibilità Master II livello Sviluppo Sostenibile Cambiamento Climatico Università di Pisa

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Il 7 e 14 Ottobre sono stata docente al Master di II livello dell’Università di Pisa su Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico, conducendo la prima parte del modulo 6 sul Rapporto di Sostenibilità.

Il master interdisciplinare è ispirato all’Agenda 2030 e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), ha una durata di un anno ed è erogato online. Vede protagonisti del percorso formativo 43 partecipanti provenienti da diversi settori professionali e funzionali e di diverse generazioni.

La docenza, svolta in presenza del professore Giacomo Lorenzini, è stata molto partecipata, certamente parlare di rapporto di sostenibilità è molto attuale, prima di entrare nel dettaglio degli standard di reportistica ho deciso di condividere contenuti, riflessioni ed esempi legati ai seguenti temi:

BUSINESS STRATEGY, STAKEHOLDER ENGAGEMENT E REPUTATION MANAGEMENT

  • Il concetto di Sistema (Planetary boundaries, Doughnut Economics, Systems Thinking);
  • Terminologie e organizzazione per la reportistica;
  • Stakeholder engagement, Matrice di Materialità;
  • Change, Marketing and Reputation Management.

È stato molto interessante confrontarsi sull’esercitazione di ricercare un brand preferito e le comunicazioni disponibili online in tema di sostenibilità d’impresa. Abbiamo discusso di alcuni brand della moda come H&M, Ottocharme, Kinder, MAC come esse rendicontano o come non lo fanno e come si collega alla strategia d’impresa.

Per approfondire il master, i moduli e iscriversi per l’anno prossimo potete consultare: https://www.agr.unipi.it/master-in-sviluppo-sostenibile-e-cambiamento-climatico/

Per scaricare l’ebook con l’Alfabeto dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici

https://www.torrossa.com/it/resources/an/4733425?digital=true#

Ringrazio la Prof.ssa Elisa Giuliani per avermi selezionata tra i docenti esterni e collaboratori del REMARC https://remarc.ec.unipi.it/


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Laboratorio Imprese “Our Common Future” un viaggio nei 4 livelli di ascolto per generare valore

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per tenere un laboratorio dedicato alle imprese.

La collaborazione nasce dalla necessità di definire un percorso che consenta di costruire una rete tra le imprese e cooperativa sul tema dell’inclusione sociale e dell’inserimento lavorativo.

Lo scopo ultimo è la creazione di partnership, ovvero di una rete (forma giuridica da definire) di organizzazioni impegnate per rispondere alla loro buona causa migliorando il proprio impatto economico, sociale e ambientale e partecipando ad una economia inclusiva, duratura e sostenibile (SDG8).

Lo scopo intermedio è creare competenze di ascolto e identificare un intento condiviso. Il laboratorio, pertanto nel tempo a disposizione, si propone di far sperimentare i 4 livelli di ascolto e trasferire una metodologia di lavoro per raggiungere un ascolto generativo. Seguirà valutazione per la nascita di un percorso formative.

La metodologia adoperata per avviare questa prima fase, è stata la Sperimentazione dello strumento “Case Clinic” di u.lab 1x Presencing Institute, Un incontro fra pari (anche chiamato coaching circle).

Di seguito condividiamo una breve sintesi e la scheda della pratica che potete usare in open access. E’ stata adattata dall’inglese. La versione originale la trovate a questo link: https://www.u-school.org/tools/case-clinic

Il Case Clinic è un incontro fra pari progettato per identificare soluzioni innovative e passi da seguire per rispondere in maniera concreta alle sfide di fronte alle quali un leader si trova. In un “Case Clinic”, una persona (donatore di un caso, un problema da risolvere o sfida corrente) presenta il suo caso, e i colleghi o membri del gruppo svolgono il ruolo di “coach”, ovvero di allenatori che ascoltano profondamente e restituiscono quello che hanno visto sentito e percepito, nel rispetto dei principi e processi della Teoria U (vedi la sospensione delle paure, giudizio e cinismo e l’impegno di custodire una mente, cuore e corpo/volontà “aperti” in ascolto del sé, dell’altro e del contesto per essere generativi e non riparativi).

Applicazione

Questa pratica di auto-organizzazione aiuta lo sviluppo della fiducia e rafforza l’energia positiva tra i membri del gruppo. Può essere combinato con le pratiche di mindfullness e pratiche di ascolto (un’autovalutazione giornaliera sui diversi 4 livelli di ascolto e riflessioni su dove potevamo fare meglio).

Principi

  • Essere specifici. Il caso dovrebbe essere legato ad una sfida professionale attuale e concreta.
  • Riguardare qualcuno che abbia poter decisionale. Chi “dona” il suo caso dovrebbe essere qualcuno che ha potere decisionale per “risolvere” il caso.
  • Rafforzare le relazioni tra pari. I partecipanti ai “Case Clinic” sono pari, non ci deve essere nessuna relazione gerarchica. Uno vale uno.
  • Allenare l’ascolto. I coach (i membri del gruppo che ascoltano il caso) non danno consigli, ma ascoltano profondamente.

Risorse per approfondimento

  • Scharmer, Otto. 2007. Theory U, Seconda Edizione, Capitolo 2 .
Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

ORGANIZZAZIONE

  • Persone: Gruppi di 4-5 persone.
  • Luogo: Scegliere un posto tranquillo e privato.
  • Tempi 60-75 minuti.
  • Materiali: carta e penna per prendere nota, un orologio per prendere i tempi.

FASE 1: Organizzazione dei ruoli (~ 2 min.)

  • Illustratore del caso (Case giver): Scegliere una sfida attuale, concreta e importante in cui sei coinvolto. Dovresti presentare il caso in 15 minuti.
  • I Coach: Non provare ad “aggiustare/risolvere” il problema; invece, ascolta profondamente. Partecipa restituendo immagini, sentimenti e gesti per esprime quello che la condivisione ha risvegliato in te, cosa hai visto, sentito, percepito.
  • Il controllore dei Tempi (Time keeper): Uno dei coach ha la responsabilità di tenere i tempi.

Fase 2: Dichiarazione (di intenzione) del Case Giver (10-15 minuti)

Prenditi un momento per riflettere sul tuo caso e sulla tua chiamata all’azione. Descrivi il caso usando le seguenti domande come guida:

  1. Situazione attuale: Quali sono le principali sfide o domande?
  2. Stakeholders (portatori d’interesse che influenzano il tuo caso): Come potrebbero gli altri vedere questa situazione?
  3. Intenzione: Qual è il futuro che stai provando a costruire?
  4. Apprendimento: Cosa hai bisogno di lasciar andare e cosa hai bisogno di imparare?
  5. Aiuto: Dove necessiti di aiuto o contributo?

I coach non intervengono, ma ascoltano.

Alla fine, se necessario, possono porre domande chiarificatrici.

Fase 3: Silenzio (~ 3 minuti) tutti insieme ascoltano loro stessi su tre livelli:

  • Ascolta con una “Testa aperta”: Quali immagini/metafore sono sopraggiunte?
  • Ascolta con un “Cuore Aperto”: Quali emozioni provi, e dove si trovano nel tuo corpo?
  • Ascoltati con “Volontà”: Quali gesti potrebbero essere l’essenza di ciò che hai ascoltato?

Fase 4: Rispecchiarsi (10 min.)

  • Ogni coach condivide a turno e in ascolto dell’altro, cos’è emerso dal momento di silenzio o riflessioni emerse mentre ascoltava il caso.

Fase 5: Risposte (5 min.)

  • Dopo aver ascoltato tutti i coach, l’illustratore del caso (Case giver) restituisce quello che ha ascoltato/appreso dalle condivisioni.

Fase 6: Dialogo generativo (20 min.)

  • Per i coach: Riflettete sulle restituzioni/commenti del case giver e spostate il dialogo sul piano generativo, come queste osservazioni possono offrire delle nuove prospettive per risolvere il caso/situazione/problema/sfida.
  • Segui il flusso del dialogo. Costruite sulle idee di ognuno.
  • Resta in servizio dell’illustratore del caso (Case giver) senza fare pressioni o risolvere la sua sfida.

Fase 7: Chiusura (5 minuti)

  • Riflessioni finali sull’esperienza e apprendimenti.
  • Illustratore del caso (Case giver):: Come vedo la mia situazione e gli sviluppi futuri?
  • Tutti, condividete con autenticità apprezzamenti e gratitudine verso ogni membro.

Fase 8: Diario individuale /Journalling (2 min.)

Prendi nota di come ti sei sentito nell’esperienza e quello che hai imparato.

Alcune foto del festival le trovate a questo link: https://www.facebook.com/equivalenzefestival e quelle del laboratorio:

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Speaker SVILUPPO SOSTENIBILE, CSR & VALORE CONDIVISO @ Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per una presentazione su Sviluppo Sostenibile, Responsabilità Sociale d’Impresa e creazione di Valore Condiviso.

L’intervento è stato proposto per rendere partecipi operatori socio-sanitari ed imprese del territorio su alcune terminologie, strategie e normative legate al cambiamento del paradigma economico per generare nuove opportunità di inclusione sociale e occupazione di soggetti svantaggiati.

Oltre ad alcune cenni storici e definizioni legate alla sostenibilità economica, sociale e governance, sono stati presentati alcuni modelli di business circolari ed ibridi utili all’innovazione sociale e d’impresa.

Un esercizio di warm up è stata la semplice prova di dire buongiorno in più lingue, perché siamo ben lontani di essere anche noi italiani lontani dall’avvicinarsi ad altre culture per essere più accoglienti. La seconda prova è stata di pronunciare “buongiorno” all’unisono. Il risultato è stato contrastante e non abbiamo avuto successo. Alla terza prova, in coppie e guardandosi negli occhi, tutti e gli 80 partecipanti sono riusciti a pronunciarsi all’unisono. Questo per avviare i lavori e renderci più consapevoli dell’interdipendenza e interconnessione tra le nostre unicità, che seppur immaginiamo di essere allineati non lo siamo e dobbiamo cercare contatto con tutti i sensi ed avere una leadership condivisa.

Ringrazio Monica Reis per il coinvolgimento in questo progetto della cooperativa Il Girasole e Susan George per aver pensato a me come catalizzatore tra mondo no profit e profit per social business.

Per trovare alcune interessanti foto dell’evento e di tutto il festival vi invitiamo a visitare la pagina: https://www.facebook.com/equivalenzefestival

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Kick-off Progetto Sostenibilità PerDormire – Manifesto della Sostenibilità

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Il settore dei materassi e arredamento si vedrà presto rivoluzionato dall’arrivo dell’obbligo del sustainable product passport (vedi link alla fine dell’articolo per approfondimenti).

Dal Maggio 2022 ho l’onore di accompagnare la multinazionale Materassificio Montalese S.p.A. PerDormire (Brand Equity 16M Euro, fatturato 90 Milioni, 455 dipendenti) nella ricerca e analisi di quanto è già in essere e realizzarne un Manifesto dell’impatto economico, ambientale e sociale.

Il Materassificio Montalese è da cinquant’anni impegnata per l’ambiente (nell’approvvigionamento di materie prime sostenibili, nel recupero degli scarti, nell’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, dall’ottimizzazione della logistica) e nelle relazioni con il territorio toscano e nazionale (oltre 90% dei fornitori sono in Italia e tantissimi a KM0). L’intenzione è dare visibilità al loro impegno quotidiano per l’economia circolare (SDG12) e nell’etica d’impresa, nonché al loro contributo per migliorare il fine vita del prodotto in una filiera molto discusso.

L’azienda è circolare già nel suo modo di esistere, non vende prodotti già pronti, non ha magazzino, ma produce secondo gli ordini dei clienti. L’azienda risponde quindi alle esigenze più varie, con un prodotto di altissima qualità e personalizzato, consuma quanto necessario al mercato.

Il materasso è un rifiuto ingombrante e ad alto impatto batterico, dopo una vita massima consigliata di 10 anni, è attualmente ritirato dai gestori ambientali direttamente dal consumatore, ma il prodotto andrebbe sanificato e i materiali tecnici recuperati e quelli organici rigenerati dove possibile.

Anche la sperimentazione di nuovi modelli di business circolari è possibile; il cambiamento organizzativo richiede tempo e risorse, soprattutto in un momento economico dove i costi delle materie prime, ecodesign, gestione fine vita, costi dell’energia e personale sono molto sfidanti.

Analizzare dati ambientali, sociali ed economici richiede un engagement di moltissime figure aziendali, la creazione di un Comitato di Sostenibilità, concretizzare un piano strategico e operativo per la CSR è un grande impegno. L’azienda ha tutti i numeri per eccedere la quota di mercato attualmente del 17%,con un trust pilot a 4 stelle con oltre 7.700 recensioni; sono davvero orgogliosa di far parte della squadra visionaria nel settore.

L’azienda è stata la prima a stressare come dormire bene vuol dire salute e benessere (SDG3) ed è impegnata nel diffondere la bedding culture, perché il sistema letto PerDormire fa la differenza!

Per approfondimenti sul digital product passport:

Green Deal: New proposals to make sustainable products the norm and boost Europe’s resource independence https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_2013

Critical raw materials: https://single-market-economy.ec.europa.eu/sectors/raw-materials/areas-specific-interest/critical-raw-materials_en

Digital product passports: enhancing transparency & consumer information https://www.europarl.europa.eu/committees/it/product/product-details/20220510CHE10181

Pubblicata la Sustainable Products Initiative all’interno del pacchetto Circular Economy: https://www.federlegnoarredo.it/it/servizi/ambiente-e-sicurezza/aree-tematiche/marchi-e-certificazioni/prodotto/pubblicata-la-sustainable-products-initiative-all-interno-del-pacchetto-circular-economy

Video #EUCircularTalks: EU Digital Product Passport – learning from frontrunners https://www.youtube.com/watch?v=oQJL-QlWxZI

 


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Docente Master Scalability: Digital Technologies and Company Growth – Modulo Growth with Purpose – Modelli di Business Circolari ed Ibridi & Workshop Joint Venture Collaborative Circolari

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28-29 Aprile 2022 – Come parte integrande del Modulo “Growth with Purpose” del Master di I livello in Scalability nato dalla collaborazione tra l’Università di Pisala Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Siena per offrire le migliori competenze nazionali e internazionali sui processi di rapida crescita dimensionale delle imprese, sono stata coinvolta come docente.

In due mezze giornate ho formato 23 imprenditori su Modelli di Business Circolari ed Ibridi, e offerto un workshop esperienziale sulle Joint Venture Collaborative Circolari. Divisi in 4 gruppi, i 23 partecipanti online si sono ritrovati misti in 4 stanze per ideare la loro JV mettendo in gioco il loro ecosistema, i loro scarti, ed i loro asset. Sono emerse delle idee di strat-up e di collaborazione fra le imprese molto interessanti, tra cui progetti nel healthcare, poli tecnologici di ricerca e altre due ancora confidenziali.

Il Master di I livello in Scalability è un percorso di alta formazione part-time, avviato a 21 Gennaio 2022 e terminerà il 17 Dicembre 2022 (I edizione). Il Master nasce dalla collaborazione tra l’Università di Pisala Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Siena per offrire le migliori competenze nazionali e internazionali sui processi di rapida crescita dimensionale delle imprese.

Il percorso didattico sarà erogato in modalità online (80%) e in presenza a Pisa (20%) secondo la formula part-time weekend alterni (circa 2 al mese). La frequenza al Master consente di acquisire 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). A conclusione del percorso, ai partecipanti che hanno seguito almeno il 70% delle attività ed hanno completato il project work finale, sarà riconosciuto il Diploma di Master. 

Il Master si avvale della collaborazione di grandi imprese, PMI in crescita, startup, consulenti, fondi d’investimento, operatori finanziari e professionisti di alto livello accomunati da un requisito: aver vissuto in prima persona i processi di crescita dimensionale.

Beam me up è la società spin-off dell’Università di Pisa che gestisce il master.

“Tra le molte diagnosi sullo stato dell’economia italiana vi è accordo sugli effetti negativi della mancata crescita dimensionale delle imprese. Nei prossimi 3-5 anni, tuttavia, avrà luogo un processo di ristrutturazione industriale, guidato dall’esigenza di razionalizzazione delle catene del valore mondiali, dai nuovi mercati digitali e, non ultimo fattore di innesco, dall’abbondante liquidità sui mercati finanziari. Per cogliere le opportunità di crescita servono competenze e percorsi di accompagnamento, perché la crescita dimensionale rapida, la scalability, non si improvvisa” – spiega il prof. Andrea Bonaccorsi, direttore del master.

Per referenze potete contattare https://masterscalability.it/master/

Segreteria Generale | Beam me up Azienda spin-off dell’Università di Pisa

www.beammeup.it E-mail: elisa.palla@beammeup.it

La prof Giuliani Elisa responsabile del Modulo nel quale sono stata docente.

Elisa Giuliani , Professor of Management, Director, REMARC

Dept. Economics and Management, University of Pisa, Tel: +39 050 2216280

Elisa Giuliani elisa.giuliani@unipi.it

 


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Ideazione, Organizzazione e Coordinamento Sfilata Moda Sostenibile “L’Ambiente è di Moda – Premio Creatività e Futuro Sostenibile”, organizzato dal Lions Club Firenze Michelangelo e ITS MITA

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Assieme alla collega Domitilla Caratti, anche lei docente presso la Fondazione ITS MITA, abbiamo proposto alla fondazione di coinvolgere gli alunni dell’accademia di moda in un progetto di moda sostenibile.

La direttrice della Fondazione ITS MITA, prof.ssa Antonella Vitiello, ha colto rapidamente l’opportunità dell’evento “L’Ambiente è di Moda – Premio Creatività e Futuro Sostenibile”, organizzato dal Lions Club Firenze Michelangelo per chiederci di guidare la sfilata che ha avuto luogo lunedì 30 maggio 2022.

In meno di due mesi, abbiamo ricercato, contattato e coinvolto alcune delle aziende del nostro territorio che sono attive per promuovere una moda più sostenibile. Ai brand coinvolti, come Rifò con il suo cashmere e cotone rigenerato, CDC Studio con il suo materiale brevettato CO-EO, e Dejamis con il recupero e rivisitazione di pellicce, abbiamo chiesto di immaginare una piccola collezione di 5 borse da far realizzare agli studenti dei corsi COOL (Tecnico Superiore nella produzione luxury di oggetti pelle e dell’accessoristica metallica ) e DI.MA (Tecnico in modellazione e prototipazione digitale di accessori pelletteria) i nostri 50 studenti hanno realizzato il prototipo assieme ai docenti di alta pelletteria.

Oltre al coordinamento delle aziende e del progetto, il nostro ruolo è stato quello di formare gli allievi sulla moda sostenibile, i principi di economia circolare, organizzare le schede tecniche dei prodotti, il flusso delle uscite della sfilata, prepararli come ideatori del concept della sfilata, e ad essere modelli. Abbiamo chiesto loro di divedersi i diversi ruoli dal trucco al parrucco, alla scelta musicale, alla logistica, alla vestizione dei modelli, allo sfilare in prima linea.

Una sfilata al 100% realizzata dagli allievi MITA, dal prodotto della sfilata, alla sfilata in se. La serata ha visto come partecipanti gli imprenditori associati al LIONS, oltre che ad alcune cariche istituzionali.

Un ringraziamento speciale agli studenti, ai brand che si sono messi in gioco per un prodotto che ancora non hanno nel portfolio, ai docenti collaboratori e al MITA e al LIONS per aver contribuito a diffondere imprenditorialità e sostenibilità nel settore della moda, e enfatizzare la Toscana come leader del settore

Cornice della sfilata è stata la nostra bellissima sede, il Castello dell’Acciaiolo. Alla fine della manifestazione, il “Premio Creatività e Futuro Sostenibile” è stato assegnato agli studenti del corso COOL.

https://mitacademy.it/lambiente-e-di-moda-premio-creativita-e-futuro-sostenibile/

Per approfondimenti sui corsi:

 


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Webinar “CSR, Filantropia Strategica e Corporate Fundraising” con la collega Paola Ferrari Fondazione Mission Bambini offerto pro-bono ai fundraiser iscritti ad ASSIF

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PARTE 1

  • Il progetto che ci ha fatto conoscere
  • Esempio concreto con alcune sfide e opportunità tra profit e no profit

PARTE 2

  • Fundraising e corporate fundraising
  • L’organizzazione aziendale Mission bambini
  • Esempi di importanti progetti corporate
  • SROI e ROI

PARTE 3

  • Dati di ricerca su corporate
  • Come avvicinardi al corporate, buone pratiche
  • Nuovi trend e orizzonti per lo sviluppo sostenibile

PARTE 4

  • Insuccessi, criticità, apprendimento

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Revisione Moduli e-learning in inglese per la Piattaforma F.R.I.E.N.D.E.S.K. per la scuola inclusiva e la formazione educatori 0-6

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Aprile 2022 – Collaborazione al progetto europeo F.R.I.E.N.D.E.S.K. volto a ridurre l’esclusione sociale dei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni provenienti da contesti marginali attraverso l’implementazione di un modello innovativo di ECEC (Early Childhood Education and Care).

La collaborazione con il partner progettuale FISM Formazione, ha riguardato la revisione delle traduzioni dall’italiano all’inglese per tutti i contenuti del percorso formativo, dei seguenti moduli e-learning accessibili da qualsiasi pubblico:

  • UNIT 11.1 Group Dynamics
  • UNIT 11.2 Psychomotor Development
  • UNIT 22.1 Involvement of all the actors
  • UNIT 22.2 Global Evaluation
  • UNIT 33.1 Second Language in Preschool Education
  • UNIT 33.2 Risk Management Skills
  • UNIT 44.1 WELCOME TO ECEC!
  • UNIT 44.2 THE ECEC NET!
  • UNIT 55.1 Understanding each other’s cultures
  • UNIT 55.2 Non-formal Educational Methods for Teaching Foreign Languages
  • UNIT 66.1 Management of Educational Organisations 1
  • UNIT 66.2 Management of Educational Organisations 2

Ho inoltre provveduto alla registrazione del video introduttivo

Il progetto si basa su un partenariato composto da 8 organizzazioni partner con una lunga esperienza nel campo dell’inclusione sociale e dell’educazione all’infanzia, con l’obiettivo di creare e testare un sistema innovativo in cui insegnanti ed esperti coinvolti nei sistemi ECEC possano lavorare insieme per fornire alle famiglie dei bambini un servizio di supporto inclusivo e integrato.

L’obiettivo generale di F.R.I.E.N.D.E.S.K. è quello di ridurre l’esclusione sociale dei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni provenienti da contesti marginali attraverso l’implementazione di un modello innovativo di ECEC (Early Childhood Education and Care). In particolare, il progetto mira a creare e testare un sistema innovativo in cui gli insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e volontari possano lavorare insieme per fornire alle famiglie dei bambini un servizio inclusivo e integrato.

Per approfondimenti: https://www.friendesk.eu/it/platform/

Per informazioni: fismformazione@fismservizi.it

 


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Intervento Webinar Sustainability Management – Viaggiare Verso un’Impresa Sostenibile Federmanager Toscana

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All’interno dell’iniziativa fiorentina di Jobbando, il 28 Ottobre 2021, insieme a Federmanager Toscana, in particolare con il collega Andrea Aloisi  e a Sandro Ratti, abbiamo organizzato un webinar legato al Sustainability Management, cliccando sul seguente link potete ascoltare e guardare il video

SUSTAINABILITY MANAGEMENT

Viaggiare verso un’impresa sostenibile

L’incontro ha previsto  un saluto del Presidente Valter Quercioli, una presentazione da parte del Coordinatore del gruppo di lavoro Sustainability and Circularity Team Andrea Aloisi, dove abbiamo condiviso i nostri obiettivi e anche i risultati raggiunti in questo anno di lavoro, per poi andare a offrire un momento “educational” legato alla definizione della sostenibilità e la rilevanza per le imprese da parte mia, ed un focus sulle competenze e figura del Sustainability Manager da Sandro Ratti, anche se tutt’oggi la figura è ancora difficile da definire in maniera standardizzata nelle imprese, dipende dalla visione, strategia, operations e anche cultura organizzativa.

Per ascoltare e visualizzare il video dei concetti di partenza Sostenibilità CSR e Shared Value potete cliccare qui

La seconda parte dell’incontro che ho facilitato, è stata di condivisione da parte di tre aziende del territorio come Sammontana, BH e Ruffino, ma  anche dell’associazione CTN Sezione Moda, su come stanno affrontando il tema della sostenibilità, definendone cos’è per loro, quali le attività in essere e future, nonché quale le figure coinvolte nell’organigramma aziendale e anche le collaborazioni esterne. Non da ultimo abbiamo affrontato come il tema della sostenibilità di intreccia con il tema dell’innovazione.

Un grazie a tutti i relatori e a Federmanager per credere che la tematica valga la pena essere affrontata con un approccio multistakeholder.

PROGRAMMA

Valter Quercioli, Presidente di Federmanager Toscana

Saluti e introduzione Andrea Aloisi, Consulente Federmanager Toscana, responsabile Team Sostenibilità e Circolarità – Il progetto Sostenibilità e Circolarità di Federmanager Toscana

Elena Piani, Consulente e Formatore Piani Projects Introduzione alla Sostenibilità e alla Circolarità, nuovo paradigma nelle aziende di tutte le dimensioni. Dai concetti di base alla visione strategica.

Sandro Ratti, Consulente Federmanager Toscana, Team Sostenibilità e Circolarità Cosa chiedono le aziende ai Manager, quali competenze sono oggi necessarie per gestire i nuovi progetti. La visione HR.

VISIONE STRATEGICA DI ALCUNE IMPRESE TOSCANE

Emanuele Rossini; HR Director; Ruffino SRL

Chiara Di Cesare; Coordinatrice Attività Sostenibilità; Sammontana SpA

Manuele Nipoti; Direttore generale; Lanificio Mario Bellucci SpA; Coordinatore Commissione Sostenibilità della Sezione Moda ; Confindustria Toscana Nord

Remo Tacconelli ; TPS Global Supply Chain Sustainability Leader; Baker Hughes


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To ensure our Sustainable Development, the climate crisis cannot be tackled alone.

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Youth4Climate[1]. Climate crisis & Africa. Ms. Nakate talks about funds to fight the climate crisis, but how many other problems are there to be solved?

#Poverty and #food are the first sustainable development goals, and certainly, climate change is causing problems to the procurement of food and healthy food for humans and animals, not to talk about the preservation of #biodiversity. However, according to the FAO also conflicts and population growth impact food insecurity[2] .

In 2007, I had the opportunity to travel 6000KM in Mali, one of the 25 poorest countries in the world[3] (source IMF 2021). I found no sewage infrastructure, nor waste management, and #plastics everywhere. In Mali I often heard people say “Le Plastique c’est Magnifique”, but plastic bags and waste are the football fields of children in Timbuktu and the food of few animals. Together with oil pipeline leaks, the very few aquifers are polluted, and the waste causes hazardous air and soil quality to ensure human and animal #life.

Access to #cleanwater causes terrible disease[4] , and more than 2 billion people in the world do not have access to clean water, causing over 830 million deaths.

Not to mention #children as soldiers and the absence of #infrastructures, which cannot be an answer for our sustainable development. Over the last 20 years, international #cooperation has evolved towards a #knowledge transfer system and with #microcredit, new agricultural enterprises are born and thanks to the internet #women have access to learning about #market prices for their primary resources and not only. The latest data shows how women are leapfrogging into digital agriculture[5] (UN link below), which is very encouraging.

Last but not the least, access to #education persists, only 30 to 50% of secondary-school-aged children are attending school, while only 7 to 23% of tertiary-school-aged youth are enrolled[6]

Female genital mutilation (#MFG) is a big issue, with 91.5 million girls over 9 years of age victims of this practice, in Sudan ’88% of women aged between 15 and 49 years old have experienced some MFG[7].

Africa is picking up all the challenges, an amazing continent, with also so many natural resources[8] and amazing cultures which still today respect Mother Earth, yet another problem is corruption[9]. Not only money is powerful, but also religion, food and politics drive many of the population in a direction which is not where the continent could be.

What would Africa be if it hadn’t experienced colonialism? How much has our Western world learned from 54 African countries and over 3000 tribes?

The climate crisis is not the only objective we need to mitigate to achieve sustainable development.

#SDGs #stakeholder #listening #weareinthisalltogether #sustainabledevelopment #socialbehaviour #changemanagement #economy #demandandsupply #awareness

 

  1. https://apnews.com/article/climate-change-business-science-summits-africa-aa79d1c9b8e056c3eea04bd8d93381b2
  2. https://www.fao.org/3/x8406e/X8406e01.htm
  3. https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/03/quali-sono-i-25-paesi-piu-poveri-del-mondo-infographic/
  4. https://www.unicef.it/media/oltre-220-milioni-di-bambini-in-africa-in-condizioni-di-insicurezza-idrica/ and https://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2019/03/04/news/acqua_pulita_piu_di_una_persona_su_quattro_nel_mondo_non_ne_ha_accesso-220717312/
  5. https://www.un.org/africarenewal/web-features/africa-leapfrogging-digital-agriculture
  6. https://www.un.org/africarenewal/magazine/december-2017-march-2018/africa-grapples-huge-disparities-education#:~:text=It%20is%20widely%20accepted%20that,still%20remain%20out%20of%20school.
  7. https://www.africarivista.it/africa-ferita-la-lotta-contro-le-mutilazioni-genitali-femminili/180268/
  8. Africa is home to some 30 percent of the world’s mineral reserves, eight per cent of the world’s natural Gas and 12 per cent of the world’s oil reserves.  The continent has 40 percent of the world’s gold and up to 90 percent of its chromium and platinum. The largest reserves of cobalt, diamonds, platinum and uranium in the world are in Africa. It holds 65 per cent of the world’s arable land and ten percent of the planet’s internal renewable fresh water source. https://www.unep.org/regions/africa/our-work-africa
  9. https://www.economist.com/leaders/2011/02/10/spread-the-wealth