Attività

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Circular Economy in Open Innovation @Federmanager Toscana

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In seguito all’edizione 2020, un anno fa, assieme ad Andrea Aloisi e altri soci di Federmanager Toscana che hanno frequentato la prima edizione, abbiamo fondato il Gruppo Sostenibilità e Circolarità Federmanager Toscana (vedi link: https://www.toscana.federmanager.it/gruppo-per-la-sostenibilita-e-circolarita-scteam/)Il gruppo di quadri e dirigenti, provenienti da diversi ruoli ed imprese, si stanno formando per partecipare attivamente alla transizione socio-economica-ambientale nel nostro territorio.

In considerazione del bisogno di formazione sulla tematica delal sostenibilità ed economia circolare, il Presidente Walter Quercioli, assieme al gruppo di lavoro, mi ha assegnato l’onore di svolgere la seconda edizione del percorso formativo “Le Opportunità dell’Economia Circolare” strutturato in quattro moduli formativi, frontali ed esperienziali con metodologie di Open Innovation:

  1. Economia circolare vs. lineare
  2. Piattaforme e Buone pratiche di Economia Circolare Toscane
  3. Le competenze richieste: dal manager tecnico al systems e circular thinking
  4. Laboratorio di Open Innovation per generare idee di Joint Venture Collaborative.

Venti partecipanti si sono sfidati per immaginare trasversalmente alcune opportunità di sinergie, valutando i loro asset, waste ed ecosystem e cogliendo le sfide collaborative di alcuni modelli di business circolari come estensione vita del prodotto, prodotto come servizio, uso di materia prima seconda, condivisione di asset. Quattro idee progettuali sono state presentate e hanno permesso di mettere a terra i contenuti appresi.

Da Gennaio Federmanager Toscana ha avviato un corso avanzato sulla sostenibilità dove alcuni dei soci parteciperanno ad oltre 64 ore di formazione per approfondire prodotto, processo, comunicazione e governance.

Link al modulo introduttivo: https://www.toscana.federmanager.it/cogliamo-le-opportunita-delleconomia-circolare/

Link modulo avanzato con Bureau Veritas: https://www.toscana.federmanager.it/2784-2/

 


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Sviluppo di Leadership con CCS Communication Compatibility System – Testimonial

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Da Gennaio a Giungo 2021 ho accompagnato il Direttivo Giovani dell’Associazione Toscana Spina Bifida in un percorso di intelligenza emotiva, orientamento al lavoro e sviluppo imprenditorialità, mettendoli anche in rete con Imprese, Associazioni di categoria, Sindacati e Agenzie del lavoro, Grandi Organizzazioni No Profit, e Pubblica Amministrazione.

Per alcuni laboratori (intelligenza emotiva, idea generation, vision e mission) abbiamo usato le carte e metodologia CCS di cui sono partner strategico.

Anna Martinelli ci ha lasciato la sua testimonianza sul valore che è stato per lei usarle, non solo in aula, ma anche fuori, nei contesti di vita quotidiana.

 

What are CCS Cards?

Shuffling through a pack of image cards as you think about a given topic, activates your brain. It stimulates all kinds of thoughts, memories, new ideas and emotions — even things that may not have come to you without the cards.

The Compatibility Communication System cards (or CCS Cards for short), are sets of photos, illustrations and words that have been expertly chosen for their capacity to trigger such responses in group facilitation, teamwork, coaching, relationships and self‑discovery.

•easily create trust and open communication • promote mutual disclosure

• tap tacit knowledge

• improve listening, sharing and collaboration

• ensure participation from the whole group

• stimulate creativity

Developed in Australia by CCS Corporation, following its beginnings as a world-wide award‑winning board game, the CCS is a unique communication product with a wellestablished capacity to stimulate conversation, interaction and clarity in group facilitation, coaching and self‑discovery. B

y using the capacity of imagery to tap emotions, new ideas, tacit knowledge and lived experiences, the CCS promotes full participation, clearer communication and a non‑threatening, light‑hearted atmosphere.

This makes it easier for people to uncover, openly share and communicate their thoughts and feelings. For over 20 years, the CCS has been used in more than 70 countries around the world —crossing all manner of language and cultural boundaries.

The CCS is used in programs for education and training, organisational and human resource development, team management, coaching, counselling, relationship development, conflict resolution, career development and self-discovery.

How CCS Cards work?

1. Everyone gets their own pack of CCS Cards.

2. Any card can mean anything to anyone at any time — there are no set meanings for the images.

3. So, everyone is free to pick whatever images they feel best represent the topic for them.

4. A topic is given and everyone shuffles through their packs to select cards.

5. Everyone shares their choices to reflect, connect and create.

CCS CORPORATION STRATEGIC PARTNER

Elena Piani | Piani Projects

e: elena@pianiprojects.com

t: +39 346 0846579 w: pianiprojects.com


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Docenza rivolta a soggetti svantaggiati in tema di Comunicazione Interpersonale e laboratorio esperienziale sul modello delle 5 Sedie 5 Scelte

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Dicembre 2021 – Docenza in comunicazione interpersonale nel percorso formativo “AMA.TA”, promosso dall’Its MITA col sostegno della Città metropolitana di Firenze.

AMA.TA è un corso per Addetto alle macchine automatiche di taglio e cucito e prevede un percorso qualificato e professionalizzante per dieci ragazzi, dai 18 ai 35 anni, che vivono situazioni di fragilità.

Nel corso delle 16 ore ho chiesto di presentarsi attraverso il disegno, incredibile quanti talenti e quale visione di sé stessi nel presente e per il futuro. La diversità è veramente ricchezza, e ammiro l’impegno per inserirsi in un mondo del lavoro non ancora inclusivo.

Oltre che una parte di contenuto tecnico sulla comunicazione interpersonale, ho offerto 4 ore di laboratorio esperienziale usando le 5 sedie di Louise Evans. I giovani si sono confrontati in 4 gruppi sul dialogo interiore, sul linguaggio non verbale e verbale, e le ricadute comportamentali, su una situazione trigger: “Stai zitta donna”, in un caso aziendale di riunione di aggiornamento tra colleghi italiani e giapponesi. I giovani hanno dovuto immaginarsi in 5 sedie: sciacallo, riccio, mangusta, delfino e giraffa.

Un laboratorio che è piaciuto molto perché consente di prendere consapevolezza e apprendere alternative comportamentali per governare al meglio le relazioni in ufficio.

Per approfondimenti sul progetto:

https://www.linkedin.com/posts/mita-academy_moda-madeinitaly-fashion-activity-6901800040642551809-JGNm

#moda #madeinitaly #fashion #lavoro #pelletteria #artigianato #leather #solidarietà #progetto #corsidiformazione #formazionecontinua #formazioneprofessionale

 


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Intervento Webinar Sustainability Management – Viaggiare Verso un’Impresa Sostenibile Federmanager Toscana

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All’interno dell’iniziativa fiorentina di Jobbando, il 28 Ottobre 2021, insieme a Federmanager Toscana, in particolare con il collega Andrea Aloisi  e a Sandro Ratti, abbiamo organizzato un webinar legato al Sustainability Management, cliccando sul seguente link potete ascoltare e guardare il video

SUSTAINABILITY MANAGEMENT

Viaggiare verso un’impresa sostenibile

L’incontro ha previsto  un saluto del Presidente Valter Quercioli, una presentazione da parte del Coordinatore del gruppo di lavoro Sustainability and Circularity Team Andrea Aloisi, dove abbiamo condiviso i nostri obiettivi e anche i risultati raggiunti in questo anno di lavoro, per poi andare a offrire un momento “educational” legato alla definizione della sostenibilità e la rilevanza per le imprese da parte mia, ed un focus sulle competenze e figura del Sustainability Manager da Sandro Ratti, anche se tutt’oggi la figura è ancora difficile da definire in maniera standardizzata nelle imprese, dipende dalla visione, strategia, operations e anche cultura organizzativa.

Per ascoltare e visualizzare il video dei concetti di partenza Sostenibilità CSR e Shared Value potete cliccare qui

La seconda parte dell’incontro che ho facilitato, è stata di condivisione da parte di tre aziende del territorio come Sammontana, BH e Ruffino, ma  anche dell’associazione CTN Sezione Moda, su come stanno affrontando il tema della sostenibilità, definendone cos’è per loro, quali le attività in essere e future, nonché quale le figure coinvolte nell’organigramma aziendale e anche le collaborazioni esterne. Non da ultimo abbiamo affrontato come il tema della sostenibilità di intreccia con il tema dell’innovazione.

Un grazie a tutti i relatori e a Federmanager per credere che la tematica valga la pena essere affrontata con un approccio multistakeholder.

PROGRAMMA

Valter Quercioli, Presidente di Federmanager Toscana

Saluti e introduzione Andrea Aloisi, Consulente Federmanager Toscana, responsabile Team Sostenibilità e Circolarità – Il progetto Sostenibilità e Circolarità di Federmanager Toscana

Elena Piani, Consulente e Formatore Piani Projects Introduzione alla Sostenibilità e alla Circolarità, nuovo paradigma nelle aziende di tutte le dimensioni. Dai concetti di base alla visione strategica.

Sandro Ratti, Consulente Federmanager Toscana, Team Sostenibilità e Circolarità Cosa chiedono le aziende ai Manager, quali competenze sono oggi necessarie per gestire i nuovi progetti. La visione HR.

VISIONE STRATEGICA DI ALCUNE IMPRESE TOSCANE

Emanuele Rossini; HR Director; Ruffino SRL

Chiara Di Cesare; Coordinatrice Attività Sostenibilità; Sammontana SpA

Manuele Nipoti; Direttore generale; Lanificio Mario Bellucci SpA; Coordinatore Commissione Sostenibilità della Sezione Moda ; Confindustria Toscana Nord

Remo Tacconelli ; TPS Global Supply Chain Sustainability Leader; Baker Hughes


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Docenza in Tecniche e Strumenti Relazioni e Comunicazione Efficace @ P.I.N. Prato ITS MITA START-T Sales Textile Advanced Revolution Two,

Iniziato oggi la docenza per 50 ore su Tecniche e Strumenti Relazioni e Comunicazione Efficace presso il Polo Universitario di Prato rivolto a 23 allievi del Corso STAR-T, acronimo di Sales Textile Advanced Revolution Two, mirata alla formazione della figura di Tecnico di sviluppo di strategie commerciali per il prodotto moda tessile.

Il corso prevede in modalità frontale ed esperienziale una formazione sull’intelligenza emotiva, comunicazione interpersonale e scritta, ‘arte di fare domande e il potere del feedback, gestione del conflitto con anche workshop delle 5 Chairs di Louise Evans, team working basics e esercitazioni, presentation skills, leadership vs. management.

Interessante anche il kick off dove gli ho chiesto di profilare la loro personalità, la metà sono mediatori e l’altra protagonista.

Sono rimasta molto colpita dal loro patto di relazione, la fiducia non è stata menzionata e non intendono metterla nella relazione, la loro risposta è stata unanime “quella mai”. Quindi vorrò lavorare anche sul tema della fiducia, come valore chiave di volta per avviare relazioni autentiche e profonde. Come possiamo consolidare relazioni senza fiducia?

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Il futuro diplomato sarà la figura che coniuga la volontà di investire in qualità, alla necessità di promuovere il territorio e la manifattura tessile di eccellenza, è quella di un tecnico specializzato fortemente voluto dagli imprenditori del settore per affrontare le sfide post covid.

Il tecnico avrà tre competenze specifiche: 1. Commerciali 2. Tessili merceologiche 3. Normative e tecniche sostenibilità. Il percorso in oggetto forma tecnici esperti in grado di affiancare in maniera propositiva i responsabili e gli imprenditori impegnati nella predisposizione di piani di marketing e commerciali, con spiccate conoscenze della filiera e del tessile. Il tecnico, predispone, gestisce e controlla il piano delle vendite di prodotti moda, monitorando la soddisfazione della clientela, utilizzando in maniera fluente la lingua inglese.

La figura in oggetto, ha altresì competenze specifiche approfondite del prodotto, della filiera del distretto pratese e anche delle innovazioni in campo ecosostenibile.

 


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Workshop Sostenibilità @ BI.UNIQUE. – Bags Industry. Under Innovation Quality Excellence

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All’interno dell’iniziativa di Jobbando Days 2021 ho accompagnato gli studenti del ITS MITA corso BI.UNIQUE. – Bags Industry. Under Innovation Quality Excellence e facilitato un workshop per immaginare lavori del Futuro Sostenibile.

Tema di Jobbando 7° edizione era la Sostenibilità e i ragazzi hanno potuto ascoltare dalla Regione Toscana quali sono le attività sul tema e anche l’assessore alle politiche giovani come l’amministrazione si sta attivando per sostenere i giovani.

All’interno dell’incontro Jobbando ha ospitato alcune aziende del territorio per dare evidenza di alcune politiche aziendali per la sostenibilità, come UNICOOP, FASTENAL,SESA, ADHR Group.

Non da ultimo un workshop dove i giovani hanno dovuto identificare una professione del futuro, descriverla, esprimere le competenze, e la rilevanza scopo. I risultati sono stati scritti su di una scatola e presentati a tutti.

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Tra le professioni emergenti avevamo un drone manager per l’agricoltura, un segretario personale che trasmetta in maniera personalizzata le normative e attività su tematiche d’interesse.

Questo JobbandoLAB ha avuto luogo presso il Granaio dell’Abbondanza, la nuova sede di NANA BIANCA, polo di innovazione digitale nel centro di Firenze.

Ha partecipato Bernard Dika, Consigliere di Regione Toscana all’Innovazione e alle Politiche Giovanili.

 


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DIVERSITY & INCLUSION: Potere ai giovani, la mia motivazione ed emozione a conclusione della docenza “ASCOLTO, INTENZIONE E AZIONE” per i Giovani del Direttivo Ass. Idrocefalo e Spina Bifida

Siamo giunti alla conclusione del percorso formativo di sei mesi “Ascolto, Intenzione e Azione” finalizzato a preparare i giovani del futuro al mondo del lavoro e nell’ottica di agevolare il Collocamento Mirato (legge 68/99) specificatamente per i Giovani del Direttivo dell’Associazione Toscana Idrocefalo e Spina Bifida.

Il percorso ha visto protagonisti delle 100 ore di percorso 11 giovani da tutta Italia, che si sono messi in gioco per creare il loro futuro in una società che ancora deve ancora comprendere le opportunità della diversità ed inclusione, non solo per rendere più umani i luoghi di lavoro, rispettare la legge, ma anche per innovare i modelli di business inclusivi.

Sottolineo che 4 di loro sono anche degli sportivi in basket, tennis e ballo, oltre che ho già esperienze lavorative e anche lauree. Ad oggi molti di loro vengono ancora chiamati per ruoli di front office come call centre o portineria. Credete sia giusto? Quanto pregiudizio c’è ancora da combattere? Conoscersi è il primo punto di partenza, siamo PERSONE, e tutti abbiamo fragilità e forze. Sapete quanti talenti i disabili sviluppano in più rispetto ad una persona detta erroneamente “normodotata” che sogna di avere il DRIVE PER LA VITA.

In questi sei mesi, usando modalità online e anche laboratori mensili de visu, i giovani hanno sperimentato intelligenza emotiva, gestione dei conflitti, ascoltato realtà profit, no profit, pubblica amministrazione e infine sindacati ed agenzie del lavoro per esplorare le opportunità esistente e approfondire quali competenze cercano le diverse realtà e come candidarsi.

L’ultimo mese invece è stato dedicato allo sviluppo di un’idea imprenditoriale e lavorare sul business model canvas. Le due proposte sono state di realizzare un servizio educativo e collaborativo per capire il mondo della disabilità; il secondo un centro benessere polifunzionale non solo per disabili, ma anche per famiglie e cittadini, avvicinandoli così al valore economico e sociale anche di chi non dispone di tutte le funzionalità corporee, ma mentalmente è sano e performante.

Di seguito condivido alcune note da Clicca lavoro del Ministero del Lavoro.

Per collocamento mirato si intende il complesso degli “strumenti che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi di lavoro e di relazione”. Dal collocamento mirato deriva l’istituto delle assunzioni obbligatorie.Di seguito condivido alcune note da Clicca lavoro del Ministero del Lavoro

Le aziende con più di 14 dipendenti devono riservare una quota destinata a: invalidi civili con percentuale di invalidità dal 46 al 100%, invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%, gli invalidi per servizio (ex dipendenti pubblici , compresi i militari), invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni dalla prima all’ottava categoria, i non vedenti e i sordomuti; categorie protette: profughi italiani, orfani e vedove/i di deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio ed equiparati (sono equiparati alle vedove/i e agli orfani i coniugi e i figli di grandi invalidi del lavoro dichiarati incollocabili, dei grandi invalidi per servizio o di guerra con pensione di prima categoria), vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata.

I datori di lavoro che impiegano un numero di dipendenti:

Dai 15 ai 35, sono obbligati ad assumere un disabile

Dai 36 ai 50, devono assumere 2 disabili oltre i 50, devono riservare il 7% dei posti a favore dei disabili più l’1% a favore dei familiari degli invalidi e dei profughi rimpatriati I datori di lavoro presentano la richiesta di assunzione entro sessanta giorni dal momento in cui sono obbligati all’assunzione.

A seguito delle novità introdotte dal Decreto Legislativo n.151/2015, è intervenuta la nota direttoriale del 23 gennaio 2017 fornendo dei chiarimenti sugli obblighi assuntivi per i datori di lavoro che occupano da 15 a 35 dipendenti, nonché dei partiti politici, delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione.

La determinazione del numero dei soggetti disabili da assumere è data dal computo, tra i dipendenti, di tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato. Non sono computabili: i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata inferiore a 6 mesi, i disabili, i soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti, i lavoratori assunti con contratto di inserimento, i lavoratori occupati con contratto di somministrazione presso l’utilizzatore (salvo quanto disposto dall’articolo 34, comma 3 del Decreto Legislativo n.81/2015), i lavoratori assunti per attività da svolgersi all’estero per la durata di tale attività, i soggetti impegnati in lavori socialmente utili, i lavoratori a domicilio e i lavoratori che aderiscono al “programma di emersione”, gli apprendisti, i lavoratori con contratto di formazione-lavoro, i lavoratori con contratto di reinserimento.

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n.185/2016, di modifica della Legge 68/99, i lavoratori già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, sono computati nella quota di riserva ma devono avere una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60 per cento oppure superiore al 45 per cento nel caso di disabilità intellettiva e psichica.

Il decreto legge 28 giugno 2013 n.76, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, per garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, ha previsto poi l’obbligo per i datori di lavoro pubblici e privati di adottare degli “aggiustamenti” ragionevoli (definiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità) nei luoghi di lavoro, per garantire alle persone con disabilità la piena eguaglianza con gli altri lavoratori.

 


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To ensure our Sustainable Development, the climate crisis cannot be tackled alone.

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Youth4Climate[1]. Climate crisis & Africa. Ms. Nakate talks about funds to fight the climate crisis, but how many other problems are there to be solved?

#Poverty and #food are the first sustainable development goals, and certainly, climate change is causing problems to the procurement of food and healthy food for humans and animals, not to talk about the preservation of #biodiversity. However, according to the FAO also conflicts and population growth impact food insecurity[2] .

In 2007, I had the opportunity to travel 6000KM in Mali, one of the 25 poorest countries in the world[3] (source IMF 2021). I found no sewage infrastructure, nor waste management, and #plastics everywhere. In Mali I often heard people say “Le Plastique c’est Magnifique”, but plastic bags and waste are the football fields of children in Timbuktu and the food of few animals. Together with oil pipeline leaks, the very few aquifers are polluted, and the waste causes hazardous air and soil quality to ensure human and animal #life.

Access to #cleanwater causes terrible disease[4] , and more than 2 billion people in the world do not have access to clean water, causing over 830 million deaths.

Not to mention #children as soldiers and the absence of #infrastructures, which cannot be an answer for our sustainable development. Over the last 20 years, international #cooperation has evolved towards a #knowledge transfer system and with #microcredit, new agricultural enterprises are born and thanks to the internet #women have access to learning about #market prices for their primary resources and not only. The latest data shows how women are leapfrogging into digital agriculture[5] (UN link below), which is very encouraging.

Last but not the least, access to #education persists, only 30 to 50% of secondary-school-aged children are attending school, while only 7 to 23% of tertiary-school-aged youth are enrolled[6]

Female genital mutilation (#MFG) is a big issue, with 91.5 million girls over 9 years of age victims of this practice, in Sudan ’88% of women aged between 15 and 49 years old have experienced some MFG[7].

Africa is picking up all the challenges, an amazing continent, with also so many natural resources[8] and amazing cultures which still today respect Mother Earth, yet another problem is corruption[9]. Not only money is powerful, but also religion, food and politics drive many of the population in a direction which is not where the continent could be.

What would Africa be if it hadn’t experienced colonialism? How much has our Western world learned from 54 African countries and over 3000 tribes?

The climate crisis is not the only objective we need to mitigate to achieve sustainable development.

#SDGs #stakeholder #listening #weareinthisalltogether #sustainabledevelopment #socialbehaviour #changemanagement #economy #demandandsupply #awareness

 

  1. https://apnews.com/article/climate-change-business-science-summits-africa-aa79d1c9b8e056c3eea04bd8d93381b2
  2. https://www.fao.org/3/x8406e/X8406e01.htm
  3. https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/03/quali-sono-i-25-paesi-piu-poveri-del-mondo-infographic/
  4. https://www.unicef.it/media/oltre-220-milioni-di-bambini-in-africa-in-condizioni-di-insicurezza-idrica/ and https://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2019/03/04/news/acqua_pulita_piu_di_una_persona_su_quattro_nel_mondo_non_ne_ha_accesso-220717312/
  5. https://www.un.org/africarenewal/web-features/africa-leapfrogging-digital-agriculture
  6. https://www.un.org/africarenewal/magazine/december-2017-march-2018/africa-grapples-huge-disparities-education#:~:text=It%20is%20widely%20accepted%20that,still%20remain%20out%20of%20school.
  7. https://www.africarivista.it/africa-ferita-la-lotta-contro-le-mutilazioni-genitali-femminili/180268/
  8. Africa is home to some 30 percent of the world’s mineral reserves, eight per cent of the world’s natural Gas and 12 per cent of the world’s oil reserves.  The continent has 40 percent of the world’s gold and up to 90 percent of its chromium and platinum. The largest reserves of cobalt, diamonds, platinum and uranium in the world are in Africa. It holds 65 per cent of the world’s arable land and ten percent of the planet’s internal renewable fresh water source. https://www.unep.org/regions/africa/our-work-africa
  9. https://www.economist.com/leaders/2011/02/10/spread-the-wealth

 


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Roundtable Fashion Industry & Human Rights

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Together with Robert F. Kennedy Human Rights Italia six years ago we hosted a Roundtable regarding #fashion and #humanrights. Rana Plaza accident helped draw attention to the issue.

The industry has improved its #socialresponsibility since then, but surely we had anticipated a need for #change.

Tavola rotonda “Moda e diritti umani” con Debora Angeli, responsabile COSPE onlus per i diritti delle donne; Sabrina Brigo, Retail Marketing Manager di Coin e la stilista Stella Jean per Oxfam; Cara Smyth, direttrice del Fair Fashion Center; Karin Bolin, presidente di Humana People to People e Caterina Occhio, fondatrice di See Me.

Altro…


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Intervista Agenda 2030: Il contributo allo Sviluppo Sostenibile per Cittadinanzattiva Toscana APS

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Il Comune di Firenze ha condotto un percorso partecipativo sui temi dello sviluppo del territorio in chiave di sostenibilità sociale, ambientale ed economica ed ha proposto a Cittadinanzattiva Toscana APS come associazione aderente allo Sportello Eco Equo di partecipare.

Come volontaria di Cittadinanzattiva Toscana APS ho avuto l’onore di precisare cosa intentiamo per sviluppo sostenibile e come l’associazione si propone di contribuire all’Agenda 2030, in particolare sugli obiettivi 3, 11 e 16, e come sia importante contribuire nella definizione di comunità sostenibili e apprendenti, non solo educanti.

Per approfondire Sede di Firenze:

-via Borgo Ognissanti 20, 50123 Firenze Tel : 055 6935094 – cell: 351 7274900

-c/o Padiglione NIC AOU Careggi

e-mail: firenze.cittadinanzattiva@gmail.com

facebook: Cittadinanzattiva Firenze

www.cittadinanzattivatoscana.it